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Promozione | 11 febbraio 2019, 12:26

Arenzano, la soddisfazione di Paolo Pastorino

"Finalmente una grande prestazione contro una formazione molto forte come il Bragno, Purtroppo questo campionato non è andato come volevamo, ma l'Eccellenza rimane a medio termine un nostro obiettivo"

Arenzano, la soddisfazione di Paolo Pastorino

Paolo Pastorino, dirigente storico dell'Arenzano, commenta il bel risultato di ieri contro il Bragno, che rilancia la squadra biancorossa in classifica:

“Finalmente un risultato positivo, giunto al termine di una prestazione brillante, costellata dall' impegno di tanti giovani in campo, c'erano tanti ragazzi di Arenzano che hanno sopperito all'assenza di qualche titolare”.

Com'è andato l'incontro dell'ex Cattardico dopo le “scintille” del post partita dell'andata?

“Nessun problema, anzi, all'andata erano state male interpretate le mie parole, ero contento della prestazione dell'Arenzano ma non potevo sottovalutare il valore di un Bragno molto forte, tanto che a tutt'oggi ha parecchi punti più di noi. I punti in classifica sono sempre la testimonianza del reale valore delle squadre, e oggi l'Arenzano è rimasto inopinatamente indietro rispetto le aspettative”.

Sperate ancora in un finale di stagione importante?

“Nonostante due allenatori in gamba come Podestà prima e Manetti poi non siamo riusciti a far quadrare i conti della classifica. La speranza di mettere a posto le cose c'è sempre, però dopo 20 partite orami abbiamo raccolto quello che meritiamo. Ci sono troppi punti fra noi e i playoff, la seconda è troppo avanti, ci speriamo ma la realtà dice che i sogni di gloria vadano rimandati. Dobbiamo cercare di non mollare, partite ce ne sono ancora tante, ci vorrebbe un bel filotto di vittorie, cose non affatto semplice”.

“Ormai -continua Pastorino- la muscolarità ha preso il sopravvento sulla tecnica, per vincere bisogna sempre stare bene, devi stare in condizioni perfette, non avere assenze, infortuni, le partite si vincono atleticamente”.

Avete già pensato al futuro, avanti con Manetti?

“Le società di calcio oggi giorno vivono difficoltà molteplici, si cerca di guardare molto avanti, ma in realtà si è costretti a vivere alla giornata, ci sono tante situazioni complicate. L'ideale per me è fare un progetto a lungo termine, ma non sempre è possibile. Credo che fra qualche mese la società potrà sedersi a tavolino e decidere”.

L'eccellenza rimane comunque un obiettivo a medio termine?

“Credo che la società lo meriti, qualche anno fa lo abbiamo perduto il campionato di Eccellenza, che peraltro ha costi non eccessivi rispetto alla Promozione, e porterebbe benefici per il nostro vivaio. Dobbiamo e possiamo arrivarci a breve/medio termine, ma ci sono tante altre squadre che come noi vogliono arrivarci, non sarà semplice”.

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