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Eccellenza | 12 marzo 2019, 10:03

Sammargheritese, il presidente Lenzo bacchetta i suoi giocatori e.... gli arbitri

"Espellere i ragazzi della Samm, tutti molto giovani, è certamente facile e non serve avere un cuor di leone per farlo... Ai miei giocatori dico però in maniera molto chiara di tenere il giusto atteggiamento verso i direttori di gara"

Sammargheritese, il presidente Lenzo bacchetta i suoi giocatori e.... gli arbitri

L'avvocato Andrea Lenzo, presidente della Sammargheritese, è contrariato per gli ultimi episodi che hanno influito sui risultati della sua squadra.

Seconda partita consecutiva che finiamo in dieci e veniamo riacciuffati nei minuti di recupero.

Evidentemente abbiamo delle responsabilità e servirà la massima concentrazione per cercare di evitare il ripetersi di certi errori e ingenuità.

Allo stesso tempo, non posso nascondere il mio personale disappunto.

Espellere i ragazzi della Sammargheritese, tutti molto giovani, è certamente facile e non serve avere un cuor di leone per farlo.

Vorrei però vedere usare lo stesso metro di giudizio per tutti, pure nei confronti dei giocatori anziani ed esperti di altre squadre.

Questo non lo vedo quasi mai.

Anche le ultime due partite sono emblematiche ed in entrambe ne abbiamo pagato care le spese, trattandosi di punti pesantissimi in gioco.

Col Rapallo ad alcuni giocatori è stato permesso di dire e fare qualsiasi cosa, poi è bastata una nostra ingenuità per rimanere in dieci e subire subito dopo il gol del pareggio.

Ieri uguale.

Sul 2 a 1 per noi e con la Samm già  con un rosso a carico (per proteste),  allo scadere dei 90 minuti un giocatore dell’Alassio è entrato da dietro, falciando il nostro portatore di palla lanciato in contropiede. Un fallo davvero eclatante. Pensavamo tutti ad un rosso diretto o almeno ad una seconda ammonizione, che avrebbe aiutato a spegnere le iniziative avversarie. Invece nulla! 

L’arbitro non se l’è sentita di lasciare anche l’Alassio in dieci nei minuti di recupero. Poi è successo quel che è successo.

Sia chiaro, non c’è malafede. Penso più  a una mancanza di spessore caratteriale, magari per l’età e la poca esperienza.

Ma il conto inizia ad essere davvero salato.

Ora ci aspettano partite in cui tutte le squadre daranno  il massimo e, vista la posta in palio, di sicuro non mancherà  un alto livello di tensione nervosa.

Da sportivo penso che sia giusto che a vincere sia il migliore, non il più fortunato.

Per questo, anche i direttori di gara dovranno essere all’altezza della situazione, in grado di gestire la pressione in campo, senza scegliere la via più facile.

Ai miei giocatori dico però in maniera molto chiara  di tenere il giusto atteggiamento nei loro confronti, sempre di massimo rispetto e di aiutarli a commettere il minor numero di errori.

Andrea Lenzo (Sammargheritese, Presidente)

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