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Promozione | 13 marzo 2019, 12:32

Dopo Ospedaletti-Taggia: tra rigori, fair play e no comment

Il day after di Ospedaletti-Taggia poteva essere un'onda di polemiche, e invece su entrambi i fronti si è preferito non calcare la mano. Chi si aspettava parole di fuoco del Taggia per tre presunti rigori non concessi, e che lunedì alcuni video online hanno messo in evidenza, è rimasto deluso. Dalla società del presidente Ghu solo un "no comment" e un'arrabbiatura che parte da lontano: infatti, dati alla mano, il Taggia nel girone di ritorno ha fatto il pieno di errori arbitrali a sfavore e dalle parti del Ponente ligure c'è addirittura chi parla, a fine campionato, di un possibile addio della storica cordata che da anni guida la società. Voci che per la verità ogni anno si rincorrono, e che prontamente sono state smentite dai fatti (e dal rinnovo delle ambizioni), ma che in questa situazione, riprendono vigore, cavalcano il malcontento di un ambiente che vede la bilancia pendere fortemente sul credito piuttosto che sui favori ricevuti durante il campionato. Però niente polemiche, anche perché contro l'Ospedaletti, domenica sera, quelli del Taggia hanno subito voluto spendere parole al miele per elogiare il grande campionato finora condotto dalla capolista. Quindi neppure i video, spuntati lunedì sul web con le immagini dei tre presunti rigori non concessi, sono riusciti a scalfire l'altissimo muro di "no comment" eretto dalla società giallorossa.

Sul fronte opposto, il dirigente dell'Ospedaletti, Daniele Saba, è tornato nelle ultime ore sul big match: "Per quello che ha fatto il Taggia nel secondo tempo, il pareggio poteva anche starci. I rigori? E' sempre difficile fare valutazioni sugli episodi, forse un penalty poteva essere assegnato, ma poi sappiamo bene che i rigori bisogna trasformali, e contro il Bragno abbiamo visto gli avversari sbagliarne ben due. Insomma, preferisco rimarcare la grande prova di sostanza dei nostri, che hanno saputo soffrire anche in un momento di grande difficoltà, con il Taggia sul 2-1 e noi in 10 uomini per l'espulsione di Miceli".

Fra.Cas.

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