Alan Casagrande, raccontaci il rigore parato di sabato: come è andata ?
I rigori sono un gioco di fortuna e intuizione, sabato ho studiato la rincorsa dell'avversario e ho scelto senza esitazione l'angolino destro, è andata bene!
In carriera ti era già capitato di parare un rigore ?
Non sono un pararigori, ma in carriera qualcuno l'ho parato. Quello che ricordo meglio in un Baiardo-Bogliasco al 90' che ci ha permesso di vincere 0-1.
Raccontami del tuo rapporto con Mangini l’altro portiere della Casellese
Mangini è un grande portiere con un tanta esperienza, mi sta aiutando tanto gia dall'anno scorso e abbiamo un ottimo rapporto, anche fuori dal campo
Un commento al campionato della Casellese: obiettivo playoff?
Abbiamo iniziato un po' in sordina con qualche sconfitta di troppo, ma una volta consolidato il gruppo siamo andati alla grande. Ora sta a noi mantenere la grinta e la determinazione per raggiungere l'obbiettivo, se vogliamo, possiamo!
Parlaci di te, come hai deciso di diventare portiere ?
Da piccolo seguivo spesso gli allenamenti di mia mamma, cosi a 5 anni ho iniziato a giocare nella Casellese, fin dal primo giorno ho scelto di fare il portiere e non ho mai cambiato.
Chi è il tuo idolo fra i prof e chi è stato il tuo miglior preparatore dei portieri ?
I miei idoli sono: Oliver Kahn per il carisma e Marco Rossi per l'attaccamento alla maglia, due qualità secondo me fondamentali. Ho cambiato tante squadre quindi ho avuto modo di avere molti preparatori bravi, ricordo Giovinazzo, Di Vincenzo, Traverso e Persano, ma per me il migliore resta Corrado Reghitto, mi ha insegnato il mestiere del portiere quando ero bambino e ritrovarlo alla Casellese dopo 10 anni mi ha dato una gioia immensa.