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Calcio a 5 | 15 aprile 2019, 16:41

Calcio a 5 - Michele Lombardo racconta la salvezza in A2 del suo CDM Futsal

"Lo stacco fra la B e la A2 è importante, la nuova categoria è stata molto stressante a livello mentale, ma sapevo che la squadra era costruita per non soffrire"

Calcio a 5 - Michele Lombardo racconta la salvezza in A2 del suo CDM Futsal

Michele Lombardo ha superato alla grande l'esame della serie A2 di calcio a 5.

All'esordio come il suo CDM Futsal Genova nella categoria, si è brillantemente salvato al primo tentativo.

Mister, soddisfatto di questo risultato?

“Da neopromossa ci speravo, anche se ero consapevole che la squadra fosse costruita per non rischiare nulla. Onestamente pensavo di salvarmi prima, ma il campionato è stato talmente equilibrato e combattuto che non è stato possibile. Comunque l'obiettivo è centrato, resta solo il rammarico per i tanti infortuni”.

Te la aspettavi cosi la A2?

“Me l'aspettavo difficile, e lo è stato soprattutto a livello mentale, molto stressante, non è stato semplice approcciarsi alla nuova categoria, ma mi hanno agevolato i ragazzi, mi hanno messo a mio agio, ho un gruppo a cui piace lavorare, ed è stato più semplice grazie a loro. Lo stacco dalla B alla A2 è altissimo livello, uno step talmente elevato che fai fatica. Credo che abbiamo dimostrato di essere all'altezza della categoria, e senza avere quasi mai la squadra al completo, sempre a testa alta con corazzate come Padova, Asti, Mantova”.

Purtroppo rimane la grande lacuna della mancanza di un campo di casa ufficiale:

“Il campo di casa è una priorità, averlo cambierebbe molto a livello economico e logistico, avere un posto tuo dove puoi fare quello che vuoi e organizzarti al meglio sarebbe basilare”.

Il presidente ha espresso l'auspicio di accrescere il minutaggio dei giovani cresciuti nella società:

“Abbiamo qualche elemento interessante, c'è da lavorare molto con loro, so che questo è uno degli obiettivi della società, e cercheremo di dare maggiore minutaggio ai nostri prodotti. Uno su tutti, Matteo Piccarreta, già aggregato alla prima squadra”.

Il tuo rapporto con la società naturalmente proseguirà, possiamo darlo per scontato?

“Non ho ancora parlato con la società, con il presidente Matteo Fortuna c'è una amicizia che va anche al fuori del campo, so che è contento di me, credo non ci saranno problemi a trovare un accordo”.

Con che obiettivi ripartirete?

“Cercheremo di confermare questa classifica, lo zoccolo duro rimarrà, per il resto sarà una squadra di giovani, e proveremo a fare un po' meglio, fermo restando la salvezza il primo obiettivo”.

I mister difficilmente fanno dei nomi, ti senti di fare un'eccezione?

“Non perchè è mio fratello, ma credo che Andrea Lombardo sia cresciuto più di tutti negli ultimi due anni, ora si può definire un calcettista di serie A2 al 100%, è un ragazzo del 1992 con tanta voglia imparare, non ha paura di lavorare sodo, ha la testa giusta”.

E poi c'è il capocannoniere Mazzariol...

“Beh, Joao lo vorrebbero tutti, fa bene le due fasi, difesa e attacco, qualche calo ci sta, non è un robot. Nelle gare importanti lui c'è sempre. I playoff l'anno scorso se li è vinti da solo, nel match che ci ha dato la matematica salvezza è stato determinante”.

Chiedi un regalo al presidente:

“Un pivot da 40 gol, ma siccome è una richiesta da A1 mi accontento di una da 25...”

Hai qualche rimpianto per questa stagione, qualcosa che non rifaresti?

“A livello tattico in qualche partita potevo fare meglio, intervenendo diversamente su certe situazioni”.

Un giudizio sulla squadra?

“Il gruppo ha fatto la differenza, nel periodo di febbraio in cui abbiamo avuto tanti infortuni ci ha salvato il gruppo, quando mancavano ancora tanti punti alla salvezza non abbiamo mollato anche quando eravamo contati”.

Cosa manca per crescere ancora?

“Ci giriamo tanto attorno, ma è innegabile che serva una mano dalle istituzioni. I palazzetti a Genova ci sono ma sono abbandonati a se stessi, forse varrebbe la pena costruirne uno nuovo, sarebbe una spesa importante ma magari diventerebbe un investimento fondamentale...”

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