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Seconda categoria | 21 maggio 2019, 22:50

Il sindaco Katia Piccardo e la Rossiglionese: "Verso il 2024 con i fuochi d'artificio"

Il primo cittadino ha sottoscritto la tessera n.1 della stagione 2019/2020 e assicura che l'amministrazione comunale sarà vicina alla squadra: "Il presidente Garrè ha portato entusiasmo"

Enrico Garrè e Katia Piccardo: presidente e Sindaco

Enrico Garrè e Katia Piccardo: presidente e Sindaco

Anche Katia Piccardo, sindaco di Rossiglione, sostiene da vicino la Rossiglionese. Il giovane primo cittadino del paese della Valle Stura, in chiusura del suo quinto anno di mandato, ha sottoscritto proprio nei giorni scorsi la tessera n.1 della stagione sportiva 2019/2020, quella che vedrà al timone della società bianconera l'ambizioso presidente Enrico Garrè.

Sindaco, ci racconti il rapporto suo e del paese con la squadra:

“Intanto confermo che mi sono tesserata, e spero che il mio gesto sia di sprone per tutti i nostri cittadini. Forse è vero che una volta c'era più attaccamento alla squadra, ma devo dire che nelle fasi cruciali dei campionati, quando la cittadinanza si accorge che i giocatori hanno più bisogno di sostegno, la loro vicinanza non è mai mancata. Il paese esprime la sua solidarietà e il suo entusiasmo nel seguire la squadra, e viceversa giocatori e dirigenti partecipano alle iniziative del territorio, come è avvenuto domenica scorsa con il loro stand alla fragolata. Direi che questo è il sentiero giusto da seguire per dare maggiore visibilità alla squadra, ovverto partecipare agli eventi e alle occasioni di ritrovo, un biglietto da visita per i colori bianconeri. Per rinsaldare lo spirito di appartenenza alla squadra, questa è la direzione giusta da seguire, i ragazzi della Rossiglione con impegno e fatica ci mettono l'anima, è giusto che vengano seguiti del resto del paese”.

Katia Piccardo esalta la longevità di questa gloriosa società prossima ormai ai 100 anni di vita:

“Fra cinque anni ci sarà il centenario, e un plauso va a tutti coloro che pervicacemente hanno onorato questa storia, mai ci sono stati cedimenti o sospensioni della matricola, il fatto di aver tenuto fede al nome di allora, si parla del 1924, testimonia il grande lavoro delle varie dirigenze che si sono succedute negli anni. In particolare mi sento di elogiare un'icona del calcio rossiglionese come Sergio Salvi, vero esempio di attaccamento ai colori e spirito di sacrificio con tutto il tempo donato generosamente alla società bianconera. Non ci fossero queste persone sarebbe difficile portare avanti una squadra”.

Ma il sindaco segue la squadra?

“Il sindaco ha preso solennemente l'impegno di andare a seguire più spesso la squadra, solitamente lo faccio nel finale di campionato, prometto che d'ora in poi lo farò un po' prima. Mi sono già prenotata per i derby con Masone e Campo Ligure, e mi impegnerò a portare al campo anche gli altri miei colleghi sindaci”.

Ma cosa fa e cosa può fare il Comune per la squadra del paese?

“Siamo in attesa di conoscere l'esito del bando di finanziamento del Coni a cui abbiamo partecipato per ottenere fondi da destinare al nostro impianto sportivo. Andrea Carlini, il nostro consigliere delegato allo sport, ha seguito da vicino la questione e con lui l'assessore ai lavori pubblici Barisione e l'architetto Capozzi, figlio del professionista che progettò proprio il Gargassino. I fondi andrebbero destinati al rifacimento del manto erboso e alle sua manutenzione straordinaria, si tratterebbe di un cantiere ampio e complesso che permetterebbe di arrivare a un completo restyling del campo”.

Un campo che il buon Salvi si coccola come un bambino:

“Sergio lo tratta come fosse il terzo figlio dopo Elisa e Mattia. Grazie a lui e all'impegno del nostro consigliere delegato allo sport, sono già stati progettati gli interventi di semina e rifacimento del manto erboso. Nel frattempo è stata rifatta la guaina di copertura spogliatoi grazie all'erogazione di un contributo straordinario. Tutto questo nell'ambito di una stretta collaborazione e sinergia fra il Comune e la società. Presto metteremo mano agli spogliatoi dell'impianto del Gargassino e anche all'impianto di Via Caduti per la libertà che necessità di parecchi interventi”.

Come è la situazione dello sport a Rossiglione?

“A Rossiglione fino all'anno scorso c'erano anche gli Amatori che partecipavano a un altro campionato e si sono presi un periodo sabbatico. Speriamo di rivederli presto all'opera. Ma non si vive di solo calcio: c'è la boxe francese del team Sciutto, la Pallavolo Vallestura, due società di pattinaggio, la ginnastica libera, il gruppo del tennis che si allena a Campo Ligure, la danza a Masone”.

Domanda da un milione di dollari: è ipotizzabile una fusione fra le varie squadre della Vallestura?

“E' una questione di più ampio respiro, di cui si parla anche a livello politico/amministrativo. E visto che abbiamo pure unito le 4 parrocchie, perchè no? Si tratta di un argomento complesso. Finchè le società vorranno mantenere la loro identità a livello di prima squadra, questo aumenta la vivacità e la competizione fra di loro. Con i giovani il progetto Vallestura è già andato in porto, ma per i “grandi” non siamo ancora cosi maturi, prevale la logica del campanile, per una sana dimensione goliardica e folkloristica. Un domani chissà, unire le forze, le competenze e la capacità potrà forse essere possibile”.

Ci parli del nuovo presidente Enrico Garrè...

“Enrico è un entusiasta, ancora prima che fosse presidente mi parlava già come fosse tale, ha tanta voglia di fare, è lodevole il suo impegno, finalizzato a integrare maggiormente la realtà calcistica nel tessuto sociale del paese. Questo è lo sforzo che lui e i ragazzi della società stanno cercando di fare, ma devo dire che un lavoro importante è stato fatto anche da Filippo Travo suo predecessore, figlio di Domenico Travo, altro nome storico del nostro calcio. Con Garrè c'è un team molto affiatato composto dai vari Salvi, Piaggio, Torriglia, Sciutto, Ferrando, Nervi, Zunino, vecchi e nuovi dirigenti stanno dando un segnale forte e importante, garanzia di continuità. Una formula vincente per arrivare a un 2024 coi fuochi d'artificio”.

Sindaco da 5 anni, tra 4 giorni scade il suo mandato, ma Katia Piccardo assicura:

“Qualsiasi sia la prossima amministazione comunale, sarà sicuramente al fianco della Rossiglionese, una società storica a cui siamo tutti affezionati...”





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