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Eccellenza | 11 luglio 2019, 15:06

MATTEO SOLARI The day after: "Vi spiego perche ho scelto Albenga e ho lasciato Cairo"

Il nuovo mister bianconero racconta sensazioni ed emozioni di una giornata molto particolare

MATTEO SOLARI The day after: "Vi spiego perche ho scelto Albenga e ho lasciato Cairo"

Matteo Solari, the day after.

Un turbinio di emozioni ieri per l'ormai ex tecnico della Cairese e oggi allenatore dell'ambizioso Albenga di patron Colla.

A 24 ore dall'annuncio, Matteo ritorna su una scelta non facile, che gli ha provocato non pochi sconquassi emotivi:

“Non posso nasconderlo, quella di ieri è stata una giornata molto intensa, ho provato un mix incredibile di emozioni, grande voglia ed entusiasmo, ma anche dispiacere per quello che ho lasciato”.

Cosa ti ha spinto ad accettare Albenga?

“L'ambizione, il progetto della famiglia Colla. La piazza di Albenga ha grande fame di calcio, in me ha prevalso la voglia di rimettermi in gioco pesantemente, io sono un ambizioso, non ho paura del lavoro. Siamo partiti molto in ritardo, non sarà facile allestire la squadra in poco tempo, ma cercheremo di dare filo da torcere a tutti”.

Cosa c'è ad Albenga che a Cairo non c'è?

“Non farei un paragone del genere, dico solo che sono stato scelto da una proprietà importante per fare un campionato di un certo livello. A Cairo ho ancora tanti amici, un rapporto affettivo che non cambierà”.

Eppure loro non ci sono rimasti benissimo...

“Lo so, e hanno i loro motivi, ne sono conscio. Ho parlato tanto con loro fra ieri e oggi, è ovvio, ma quello che ho detto a Matteo Giribone e Franz Laoretti restano cose nostre, private”.

A Cairo lasci comunque un ottimo ricordo:

“Lascio dopo una promozione e un terzo posto in Eccellenza, due anni fantastici, la Promozione l'abbiamo vinta con 15 punti di vantaggio, anno scorso abbiamo fatto un grande campionato restando in lizza per il primato fino all'ultimo. Abbiamo fatto numeri che non potrà cancellare nessuno. Ma nella vita bisogna anche essere realisti e molto concreti, si fanno delle scelte, a qualcuno piacciono e a qualcuno no, e le scelte lasciano il segno, sai quello che lasci, non sai quello che trovi, ma si rischia, questo è un treno che è passato e non potevo perdere”.

Cosa ti hanno chiesto ad Albenga?

“Di fare un campionato di alto profilo, non di vincere a tutti i costi, ma di combattere fino all'ultimo, essere protagonisti. Chiaro, ci sono tanti avversari, la concorrenza è altissima, con Imperia, Sestri Levante, Pietra Ligure, RapalloRivarolese, Genova Calcio e la stessa Cairese che ha scelto un ottimo allenatore e un'ottima squadra. Sarà un campionato combattuto come anno scorso, con tante squadre a giocarsi il titolo, anche se è ancora presto per dare giudizi”.

Sei stato uno dei primi allenatori ad essere contattato dalla proprietà dell'Albenga, ti ha fatto piacere?

“La cosa mi ha inorgoglito, essere scelti da una proprietà che fino a ieri era in serie C e da una piazza importante come Albenga mi genera autostima e nello stesso tempo mi carica di tante responsabilità. Sono giorni di grandissimo lavoro, di tante telefonate. Una cosa è certa, non contatterò nessuno dei giocatori della Cairese, ma per il mercato c'è un DS a cui potete chiedere tutto”.

E a questo proposito, il ds Nuzzo è già al lavoro. Arrivano le conferme degli arrivi di Olivieri, Gargiulo, Di Pietro, Boveri e Figone. In questi giorni verranno definite le conferme dei giocatori dell'Albenga e gli altri nuovi arrivi.

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