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Rubriche | 24 settembre 2019, 15:10

ZOOM SULLA CASA DELLA SALUTE Il Prof Claudio Pecis

Specialista in Chirurgia Vascolare e Angiologia e in Chirurgia Generale e d’Urgenza, è interessato a visitare e operare anche nella sede di Albenga dove è già funzionante una Sala Operatoria.

ZOOM SULLA CASA DELLA SALUTE Il Prof Claudio Pecis

Il viaggio all’interno della grande struttura della Casa della Salute prosegue oggi con il Prof. Claudio Pecis, specialista in Chirurgia Vascolare e Angiologia e in Chirurgia Generale e d’Urgenza.

Il Prof. Pecis attualmente ricopre la carica di Responsabile dell’Unità Funzionale di Angiologia, riferimento per la Diagnostica e la Terapia Chirurgica Flebologica Avanzata di Humanitas e di Consulente per la Diagnostica e la Terapia Chirurgica Flebologica Avanzata, presso la Clinica Città di Parma.

Il Prof. Pecis è anche abilitato, su richiesta specifica, ad effettuare esami ecografici per i titoli accademici in suo possesso.

É interessato a visitare e operare anche nella sede di Albenga dove è già funzionante una Sala Operatoria.

A collaborare strettamente con lui è il Dr. Pier Luca Bellandi-Alberti, bio-ingegnere, che affianca il Prof. Pecis per quanto concerne lo studio e l’impiego di nuovi Device in ambito medico-chirurgico.

Ed è proprio con il dottor Pecis che approfondiamo i motivi dell’ingresso in Casa della Salute.

Inizieremo la nostra collaborazione a Multedo nella sede centrale di Casa della Salute, l’allaccio con Albenga sarà il passo successivo, quando potremo abbinare la diagnostica alla terapia vera e propria”.

Come è nata la collaborazione con Casa della Salute?

“Da alcuni anni manteniamo collaborazioni professionali con Istituti Liguri, così facendo, è nata una amicizia e una stima reciproca con i colleghi liguri, specialisti e di medicina di base.

Questo ci ha stimolato ad apportare e sviluppare nuove tecniche chirurgiche e terapeutiche in chirurgia vascolare, tutto questo, a Casa della Salute, ha destato una certa curiosità e quindi il contatto è stato direi, consequenziale, diretto e condiviso e questo sarà il punto di partenza, per poter visitare ed operare anche nella sede di Albenga dove è presente una moderna Sala Operatoria”.

Cosa vi proponete di portare in Liguria?

Innanzitutto una tecnologia innovativa in ambito flebologico, per la cura delle Varici e delle loro complicanze, e la speranza di costruire un ottimo gruppo di lavoro interdisciplinare con i colleghi”

In particolare di cosa vi occupate?

“Primariamente di chirurgia vascolare flebologica avanzata, che poi altro non è che il passo successivo rispetto a quella tradizionale, con essa si superano quelle procedure che implicano incisioni chirurgiche, anestesie, impegnativi decorsi post-operatori ecc. noi ci limitiamo a occludere anziché strippare e/o tagliare.

Nello specifico, per i profani, che cos’è la Chirurgia vascolare?

Si tratta di quella branca della Chirurgia che si occupa delle patologie delle Arterie e della Vene. Le patologie sono tantissime, dall’ostruzione alla dilatazione delle arterie, alla dilatazione e alla ostruzione trombotica venosa, alla formazione di ulcere su base vascolare, una patologia molto grave che ha la tendenza a non guarire spontaneamente e tanto altro ancora sino a prendere in considerazione nella cura delle gambe anche l’aspetto estetico e funzionale. Altra peculiarità in alcuni casi selezionati in presenza di ulcere venose possiamo abbinare l’intervento di cura della malattia varicosa con l’innesto di cute a lembo libero e con medicazioni avanzate”.

Fra le novità che proponete c’è il trattamento con i cianoacrilati:

Siamo tornati da poco da un congresso internazionale in materia, e a breve ne avremo un altro a Salsomaggiore. Questo trattamento prevede l’utilizzo di una tecnica a freddo mediante le colle biocompatibili, i cianocrilati. I cianoacrilati a bassa viscosità dinamica permettono una procedura operatoria veloce, che può spaziare su più settori, non solo sulla piccola e sulla Vena Grande Safena ma anche sulle varici extrasafeniche e sulle perforanti. I cianoacrilati costituiscono un punto di svolta nella flebologia avanzata, in quanto la procedura a freddo non ha bisogno di anestesia, non necessità di ricovero e la procedura è in Day-Hospital

Il fine da raggiungere è il benessere delle gambe, senza dolore, senza incisioni chirurgiche e ripresa immediata della propria attività giornaliera e lavorativa”.

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