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Eccellenza | 04 novembre 2019, 12:29

ALLERTA METEO Sergio Imperato interviene a muso duro: "Le previsioni devono essere date con un certo anticipo, sennò che previsioni sono"

Il presidente dell'Athletic si mette nei panni delle società che ieri hanno subito disagi ma nello stesso tempo difende l'operato della FIGC: "Siamo impotenti di fronte all'Arpal e ai Comuni"

ALLERTA METEO Sergio Imperato interviene a muso duro: "Le previsioni devono essere date con un certo anticipo, sennò che previsioni sono"

Il presidente dell'Athletic Sergio Imperato interviene sulla polemica legata all'allerta meteo sul calcio dilettanti.

“Capisco la rabbia del presidente della Goliardica Saracco, e mi metto nei suoi panni, è capitato anche a noi dell'Athletic in passato, ma il discorso è un altro. Prudenza va bene, per carità, se si salvano vite umane e l'incolumità di migliaia di persone va benissimo. Ma le previsioni del'Arpal devono essere previsioni reali, cioè detta prima, non quasi retroattive! I previsori per definirsi tali devono dirlo almeno 6 ore prima, altrimenti che previsori sono? Se mi affaccio alla finestra e dico che piove sono un previsore anche io?”

Non sei d'accordo su rinviare l'intera giornata dove ci sono situazioni limite come ieri in Promo B?

“No, perchè c'è il rischio di rinviare le gare di quelli che si sono già mossi e sono su campi dove si può giocare. E poi per le alternanze dei campi non si possono rinviare giornate intere, questo forse la gente non lo sa”.

Che conclusioni trai?

“Che il regolamento è fatto bene, ma che da parte dell'Arpal vanno fatte previsioni con un anticipo di almeno 6 ore. Ci sono poi discordanze sul modus operandi di diversi sindaci: ieri alcuni, con allerta arancio finita alle 15, avrebbero aperto il campo alle 13.30, altri alle 15, infatti noi avremmo giocato alle 16.30 a Rapallo. Insomma, ci vorrebbe maggior coerenza nelle decisioni. E quello che mi preme sottolineare, da dirigente di calcio, è l'assoluta impotenza del Comitato FIGC rispetto a decisioni che spettano a Arpal e Comuni, su cui comunque non si può intervenire”.


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