/ Calcio giovanile
Lavoro in Italia

Cerca sul sito

Vai all'archivio ›

Calcio giovanile | 27 gennaio 2020, 11:13

Vincenzo Tortorella e la leva 2013-2014 della Superba

Vincenzo Tortorella e la leva 2013-2014 della Superba

A tu per tu con Vincenzo Tortorella, tecnico della Superba che segue la leva 2013-2014.

Mister puoi presentarci la tua leva?

« La mia leva è la 2013/2014. Ho iniziato quest’anno dopo due anni coi 2009 insieme a mister Girone. Abbiamo tanti bimbi, abbiamo 19 anzi 20 bambini di cui 3 del 2014. La maggior parte ha iniziato quest’anno mentre alcuni hanno già giocato lo scorso anno».

Come si svolge una seduta di allenamento con bambini che si avvicinano per la prima volta col calcio come i tuoi?

« Intanto siamo arrivati quest’anno e quindi bambini ancora un po’ diffidenti. Loro devono conoscer noi e noi dobbiamo imparare il loro nomi poi pian piano prendono confidenza. Abbiamo imposto regole, che poi sono quelle che avevo io quando giocavo a pallone e non credo cambieranno mai, come l’educazione, niente parolacce, cercare di essere il più rispettosi possibili. Le regole basi che si devono avere per uno sport e che mi hanno insegnato a me. Poi si incomincia con capire le qualità dei bimbi e quelli un po’ più irrequieti si cerca di limargli un po’ il carattere e poi si inizia con la tecnica di base e farli divertire soprattutto perché bisogna sempre ricordarsi che loro sono bambini di 5/6 anni sempre e  tanti non lo capiscono e pretendono tanto. Un po’ di tecnica di base, giocare e divertirsi che non è comunque facile avendone anche tanti. Sono tanti ma con i miei aiutanti Doga e Monteleone, che sono molto bravi coi bambini. Per ora tutto bene».

Quali obiettivi si deve prefissare in mister che se segue i primi passi dei futuri calciatori?

« Futuri calciatori o comunque che possono continuare a praticare questo sport che è bellissimo e può darti tante soddisfazioni se ti impegni, e metti tutto quello che hai. Comportamento, rispetto delle regole e poi di cercare di aiutare il compagno e cercare di mettere tutto quello che si può. A questa età loro non pensano alla squadra ma sono “egoisti” perché ci sta perché è il periodo della loro vita ma stiamo facendo un buon lavoro e quando segnano un gol si abbracciano tutti e quello per me è già un gran risultato».

Alla Superba perchè...

« Io ho fatto la mia “carriera” nel Lagaccio, sono di queste zone e comunque la passione anche se smetti di giocare ti rimane sempre. Sono sempre stato “vicino” alla società, anche quando si è fusa, con mio figlio che giocava nei 2009,da lì ho avuto la mia  opportunità. E’ molto duro e impegnativo penso di aver fatto abbastanza bene per essere stato riconfermato. Mi hanno dato una leva di piccolini che forse è la più difficile ma la passione supera tutto. Impegno professionale anche se non è un lavoro. Per ora va tutto bene. Sono contentissimo e comunque è anche una società che sta crescendo e vedo qualcosa di buono anche per gli impianti sportivi che stanno cominciando ad essere molto buoni rispetto ad altri che purtroppo ci sono a Genova e dintorni. Ho mio figlio dentro e vedo che la società che sta cercando di crescere e sta crescendo molto. Fino a quando ci sarà la passione e mi diverto e mi danno l’opportunità continuerò altrimenti lo seguirò da fuori».

LB

Ti potrebbero interessare anche:

Prima Pagina|Archivio|Redazione|Invia un Comunicato Stampa|Pubblicità|Scrivi al Direttore