Eccellenza - 05 febbraio 2020, 16:39

PROTAGONISTI Francesco Saviozzi, con la fascia al braccio è il primo tifoso della Cairese

Il capocannoniere del campionato di Eccellenza rimpiange Diego Alessi ma elogia Di Martino e mister Maisano: "Quest'anno mi sto adattando a punta centrale e con Mirko mi trovo molto bene... Il mister è una persona molto esigente ma sa anche quando scherzare. Apprezzo la sua sincerità"

PROTAGONISTI Francesco Saviozzi, con la fascia al braccio è il primo tifoso della Cairese

Francesco Saviozzi (20 ottobre 1994) oggi è il capocannoniere dell'Eccellenza ligure e capitano della Cairese, la squadra della sua città.

I gialloblù sono la squadra del momento, dopo la vittoria di Albenga che ha indirettamente provocato l'esonero di Matteo Solari.

A proposito di Solari, la stagione era partita un po' in salita dopo l'avvicendamento in panchina arrivato in piena estate...

“Si, eravamo partiti con Solari, poi siamo rimasti un po' spiazzati, lui ha ricevuto l'offerta importante dell'Albenga quando ormai eravamo pronti a iniziare la preparazione... Per fortuna non è passato neanche un giorno ed è arrivato Maisano, così ci siamo subito tranquillizzati, noi vecchi ci siamo presi le nostre responsabilità e siamo partiti col piede giusto”.

Domenica scorsa il vostro gruppo non ha gradito molto i commenti a caldo di Solari...

“Certe interviste non andrebbero fatte così a botta calda, l'adrenalina della partita o la delusione a volte ti porta a dire cose evitabili. Mi spiace per Solari perchè l'ho avuto due anni, e mi ha fatto crescere molta. La nostra è stata una risposta doverosa alle sue dichiarazioni, ma non siamo andati oltre più di tanto con le polemiche”.

Come sono stati i primi mesi con Maisano?

“Il mister è stato bravissimo a interagire subito con noi, e così abbiamo iniziato la grande scalata, stiamo facendo un grande campionato, sicuramente sopra le aspettative, peccato anzi perchè abbiamo sprecato molte occasioni”.

Conoscevi già il mister?

“Lo conoscevo solo di nome, il nostro compagno Pastorino ci aveva raccontato qualcosa di lui avendolo avuto ad Arenzano, ci aveva detto che Maisano prepara la partita nei minimi dettagli, con schemi ben precisi. Con lui ci troviamo bene, è una persona scherzosa fuori dal campo, ma molto esigente dentro il campo, è un piacere lavorare con lui. Maisano sa tenere il gruppo, si fa rispettare, è una persona sincera e diretta, che abbia a che fare con giocatori di 37 anni o di 18, tratta tutti alla stessa maniera”.

Francesco, è una delle tue stagioni migliori?

“Devo dire che mi sto trovando molto bene, anche se mi sono adattato a fare la prima punta, e inizialmente ho fatto un po' di fatica, ma con il lavoro e il sacrificio sono migliorato molto anche nel nuovo ruolo. Quando giocavo con Diego Alessi, agivo da seconda punta, gli giravo intorno. Quest'anno praticamente sto facendo la punta centrale”.

Quanto ti manca Diego Alessi?

“Diego è fenomenale sia come persona che come giocatore. Quando arrivavo da Pallare, per me è stata un'emozione pazzesca tornare giocare a Cairo, e lui mi ha dato una grossa mano. Mi ha fatto fare tanti gol, come io a lui. Ora è andato a giocare in D, lo ritengo un premio meritato per la sua carriera, e secondo me meriterebbe di giocare ogni domenica titolare...”

Adesso con chi giochi davanti?

“Con Mirko Di Martino, e mi trovo molto bene, c'è grande feeling fra noi, c'è rispetto e molta amicizia, ottimo giocatore e ottima persona. Lui, come Moraglio, Piana e Doffo, è determinante a livello di spogliatoi”.

Il giocatore più forte con cui hai giocato?

“A parte Alessi, chi mi ha impressionato di più è stato Fabio Lorieri, ma come dimenticare Cristiano Chiarlone! Inoltre, è stato un onore giocare con un ex prof come Vincenzo Chianese”.

Il mister che ti ha insegnato di più?

“Solari e Maisano mi hanno insegnato tanto, ma devo dire che tutti quelli che mi hanno allenato mi hanno trasmesso qualcosa”.

Il difensore che ti ha fatto soffrire di più?

“Manuele Del Nero il più rognoso. Ma penso che mi troverei molto in difficoltà se mi marcasse il mio compagno Fabio Prato, che poi è anche il mio migliore amico: ha una grande potenza fisica e una grande velocità, credo che potrà diventare uno dei difensori di spicco del calcio ligure”.

Punti a vincere la classifica dei cannonieri?

“Negli anni scorsi ho sempre segnato abbastanza, ma Alessi ha sempre fatto qualche gol più di me. Quest'anno sono contentissimo, mi godo questo primato fra i bomber, ma la cosa più bella è vincere a livello di squadra. Dove possiamo arrivare? Non mi pongo limiti, giochiamo partita per partita, e puntiamo a vincere ogni partita, io mi ritengo il primo tifoso della Cairese, e con la fascia di capitano al braccio sono la persona più felice”.

Per che squadra tifi? E chi era il tuo idolo da bambino?

“Ronaldo il fenomeno e Bobo Vieri sono stati i miei idoli. Sono interista, Conte sta facendo un grande lavoro, ma saranno decisivi gli scontri diretti con Lazio e Juve, ma soprattutto il derby. Scudetto? Lo spero, anche perchè è troppo tempo che non esulto come si deve...”

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