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Terza categoria | 07 marzo 2020, 01:14

EMERGENZA #CORONAVIRUS Tre domande ai mister di Terza Categoria

Abbiamo chiesto ai tecnici un parere sul Coronavirus e su quello che sta succedendo, che weekend sarà per loro senza calcio, a livello personale/familiare e se dal punto di vista calcistico si fermano o trovano il modo di fare allenamenti/amichevoli o altro.

1 - Mister, un parere sul Coronavirus e su quello che sta succedendo.

2 - Che weekend sarà per te senza calcio, a livello personale/familiare?

3 - Dal punto di vista calcistico vi fermate o trovate il modo di fare allenamenti/amichevoli o altro?

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LE RISPOSTE DEI MISTER

MAURO CINACCHIO (Savignone)

1- Se guardo le disposizioni adottate resto perplesso, vedo proroghe dell’ultimo momento, disposizioni a volte a mio avviso contraddittorie (bar chiusi ma dopo le 18.00, scuole chiuse ma altri luoghi di aggregazione aperti), in qualche caso di non chiara applicazione. Vedi ad esempio le norme sanitarie per le partite a porte chiuse: chi controlla l’assenza di sintomatologie nei partecipanti in maniera attestabile? E’ evidente che solo un medico solleva da ogni responsabilità. E poi chi deve gestire la cosa? Spetta alla società ospitante, che quindi deve “testare” anche giocatori e dirigenti dell’altra società? Però mi rendo perfettamente conto che gestire una situazione in continua evoluzione e di cui non sono chiari i tempi di sviluppo e in cui la modalità di contagio è riconducibile alla semplice vicinanza, in una intera nazione, è cosa assolutamente complessa e probabilmente richiede interventi quasi giornalieri. E non è una motivazione asserire che è una “semplice influenza”, basta vedere le conseguenze sulla disponibilità di posti in terapia intensiva, posti che normalmente servono anche per altro.

2- Lo sai che più di tanto non mi pesa e trovo facilmente soluzioni alternative? Mi sa che sto invecchiando.

3- Vogliamo assolutamente continuare: giovedi dopo il comunicato FIGC ci siamo fermati completamente, sino a fine settimana, come ho visto hanno fatto altre società. Ma stiamo organizzandoci per riprendere a pieno ritmo la settimana prossima: dopo due settimane di soli allenamenti (la seconda per di più parziale) e niente partite è necessario. Opteremo per allenamenti

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FRANCO BOBBA (Ceis)

1- Una cosa un po' troppo allarmante, secondo me è una mossa politica. Secondo me è una semplice epidemia che avrà un picco e poi si fermerà, a meno che non ci venga nascosto qualcosa. Una cosa del genere in 62 anni non l'ho mai vista. Bisogna che tutti si attengano alle disposizioni.

2- Vado a consegnare il pane per il Ceis, mi dedicherò a qualche passeggiata se il tempo lo permette.

3- Noi abbiamo fatto una amichevole con la Voltrese mercoledi scorso, ora restiamo fermi in attesa di notizie.

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PIER RICAGNI (Don Bosco)

1- Una pandemia purtroppo da gestire, le troppe incertezze e contraddizioni a livello gestionale hanno fatto sì che peggiorasse la situazione.
2- Senza calcio? Una tragedia...
3- Vedremo il da farsi, se si prolungherà o meno la situazione ....

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ALESSIO DI FEDE (San Pietro)

1- Fermare il calcio e parte delle attività comprese quelle scolastiche, non risolve nulla

2- Il week end senza calcio dà spazio a famiglie e fidanzate, può essere un vantaggio o uno svantaggio a seconda dei casi...

3- Per la felicità di “Friend”, faremo solo triangolari...

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DAVIDE MESSINA (La Resistente)

1- Lo vivo dall'ospedale per un intervento di un famigliare, da dentro in effetti la situazione che si percepisce è più seria.. oggi per esempio hanno chiuso sale operatorie, si stanno preparando per accogliere molte persone in quarantena...
2- Un weekend un po' più triste ma consapevole che la prevenzione è sicuramente opportuna
3- Bisognerà vedere la disponibilità dei campi e l'evolversi delle cose. Qualcosa in qualche modo tutti faranno...

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