Eccellenza - 10 marzo 2020, 15:07

EMERGENZA #CORONAVIRUS Enrico Ascheri: "Questa stagione va neutralizzata, il Paese oggi ha altre priorità"

Il ds della Genova Calcio non si nasconde dietro a un dito: "La situazione è ben peggiore di come ci viene presentata, e la gente ancora non lo capisce. Ho ricevuto chiamate per organizzare amichevoli! Mi spiace per Benevento e Borzoli, ma dobbiamo fermarci qui!

EMERGENZA #CORONAVIRUS Enrico Ascheri: "Questa stagione va neutralizzata, il Paese oggi ha altre priorità"

Enrico Ascheri, ds della Genova Calcio, fa un quadro molto scuro della situazione che stiamo vivendo:

“Io anche per lavoro mi confronto quotidianamente con istituzioni ed enti pubblici che si occupano di sanità, e devo dire che la situazione è ancora peggiore di ciò che emerge. La priorità oggi è impedire che il sistema sanitario nazionale, già fragile di sui, tracolli definitivamente. Quella è la vera emergenza”.

Soluzioni?

“Bloccare tutto quello che si può, chiaro non bloccare il Paese, ma quasi. Cerchiamo di rispettare le norme che ci indicano, le scene del week end con la gente ammassata in montagna o sulla spiaggia purtroppo ci fa capire che non è cosi, la gente non ha ancora capito!”.

Ti riferisci anche al calcio?

“Si, ci sono squadre che continuano ad allenarsi in nome di non so che cosa. La Federazione non può impedire gli allenamenti? Ok, c'è voluto il presidente del Consiglio per dire a tutti di stare a casa. Se penso che qualcuno mi ha chiamato per organizzare amichevoli rabbrividisco. Amichevoli per farsi trovare pronti per che cosa?”

Il mondo del calcio cosa deve fare?

“Dobbiamo fermarci e riprendere ormai la stagione prossima. Ed evitare polemiche. Siamo dilettanti e dobbiamo ricordarci di esserlo, e pensare solo alla salute del Paese. La stagione è finita, capisco che qualcuno ha già vinto campionato, penso al Benevento, al Borzoli, ma questa è una causa di forza maggiore. Si riprenderà l'anno prossimo come se questa stagione non ci fosse mai stata. Poi per carità una Eccellenza a 18 squadre mi piacerebbe ma non penso che questa sia una soluzione adatta ad oggi”.

Pensi che anche la Serie A debba fermarsi?

“La Serie A ha tanta gente che si muove intorno a lei e che non guadagna molto. Quelli che fanno i miliardi sono pochi, ovvero certi calciatori. In Serie C sono professionisti ma guadagnano meno di un lavoratore comune. Bisogna considerare che c'è tutto un mondo di persone che lavorano intorno alla Serie A che guadagnano poco e sono esposti a rischi, mi riferisco ad esempio ai cameraman. Per una partita di A ci sono almeno 300 persone coinvolte. Tommasi ha ragione: stop al campionato!”

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