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Calcio | 25 settembre 2015, 15:43

Andrea Pittaluga, la saracinesca dei Lupi

Quattro chiacchiere con il portiere della Sampierdarenese

Andrea Pittaluga, la saracinesca dei Lupi

Andrea un buon inizio di campionato con un roboante 4 a 0 al S.Siro Struppa. Dove vuole arrivare questa Sampierdarenese?

"L'inizio è stato incoraggiante, con una prestazione corale maiuscola. Non dobbiamo dimenticarci però che siamo una squadra completamente nuova anche se, nello spogliatoio, c'è già una sintonia da gruppo collaudato e società e staff tecnico non ci stanno facendo mancare nulla".

Prima categoria girone c. Chi vedi favorita? E quali le vostre principali avversarie? 

"Via dell'Acciaio, Goliardica e Campese hanno una marcia in più, anche se  il Via dell'Acciaio può contare su un gruppo rodato e vincente negli anni. Le nostre avversarie, e lo dico in base ai nostri obiettivi, sono altre dovendoci noi sistemare nella categoria e confrontarci con questa nuova realtà".

Quale obiettivo ti sei posto per questa stagione?

" A livello di squadra spero di salvarmi senza alcun patema; a livello personale disputare un campionato su certi livelli, i parametri li conosco io e sono molto severo".

Quale giocatore consideri la tua "bestia nera"?

"Dico solo il soprannome: il Principe di Cornigliano".

Quale la tua miglior partita? Quella a cui sei più legato?

"Domanda piacevole. Le partite che ricordo con piacere sono tante: la vittoria del Caravella con la Pegliese, l'esordio in prima squadra appena maggiorenne in Pietra Ligure Mignanego, 1 a 0 per noi, la vittoria dello spareggio con la Lavagnese per andare in Eccellenza,2 a 0 per noi, e per ultima la vittoria a Lerici col Busalla negli spareggi, 0 a 1 per noi. Direi non male come gol subiti".

Quale mister ha contribuito maggiormente alla tua vita tra i pali?

"Alla soglia dei 36 anni ti accorgi che tutti ti hanno dato qualcosa. Alla Pegliese mi ha forgiato Testino e mi ha cresciuto Lorenzetti. Quello che mi ha fatto maturare più di tutti Manzi a cui spetta il numero 1 mentre mi ha impressionato per capacità e conoscenza Ferrero. Non voglio però dimenticare i vari Vattolo, Traversa, Venanzi, Borsari, De Vecchis e tutti gli altri". 

Tre domande a brucia pelo: Idolo sportivo, Genoa Sampdoria o altro e terminato di giocare alleni prima squadra, settore giovanile o scuola calcio?

"La risposta è Roberto Mancini per tutte e tre. Subito in prima squadra come l'unico vero numero 10 per quei colori magici". 

 

Luca Bianchi

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