Finalmente. Manca ancora l'ufficialità, ma a meno di colpi di scena dell'ultima ora si può dire che Vincenzo Montella sia il nuovo allenatore della Samp. Il lungo corteggiamento è andato a buon fine. Un finale voluto fortemente dalla società blucerchiata ma soprattutto dai tifosi che non hanno mai dimenticato le gesta dell'aeroplanino.
Arrivò in blucerchiato nella stagione 96-97 in serie A, dove da esordiente segnò subito 22 gol, miglior risultato di sempre per un giovane al primo anno in A. L'anno prima aveva giocato nel Genoa in B (21 gol) dove era approdato dall'Empoli, squadra in cui aveva svolto tutta la trafila nel settore giovanile.
Con la Samp anche nel 97-98 e nel 98-99 anno disgraziato con la retrocessione e mister Spalletti.
Poi il passaggio alla Roma dove segna 83 gol in 180 partite prima di passare al Fulham in Premier. Nel 2007 il ritorno alla Samp dove segna il suo ultimo gol all'ultima giornata in Samp-Juve 3-3. Chiude la carriera nella Roma.
Venti presenze e 3 gol in Nazionale per lui.
Da allenatore comincia nel settore giovanile della Roma, dove nel finale di campionato 10/11 guida la prima squadra dopo l'esonero di Ranieri. Poi Catania un anno e tre stagioni nella Fiorentina con tre quarti posti consecutivi.
Ora c'è chi diceva che avrebbe potuto attendere una big (perchè la Samp non lo è?), magari aspettando le disavventure di Allegri, Mihajlovic o Garcia.
C'è chi dice invece che abbia accettato la Samp perchè rassicurato su un futuro radioso magari con un'altra proprietà “animalesca” (chi vuol intendere intenda).
Succede a Zenga, un altro ex blucerchiato mai troppo amato dalla piazza, o meglio, sicuramente amato, ma meno di quanto non sia stato amato Vincenzino, a cui è stato, subito, perdonato anche il passato in maglia rossoblù.
In bocca al lupo Aeroplanino, per il tuo terzo viaggio in blucerchiato.