Nome e Cognome: Vincenzo Bonadies
Data di nascita: 10/02/72
Ruolo: Centrocampista
Squadre in cui hai militato: Cresciuto nel Baiardo, a 15 anni sono andato negli allievi della Sampdoria e dopo 2 mesi ero titolare nella Primavera. Suzzara C2 . Ritorno alla Sampdoria e rottura del legamento crociato. Sestri Levante eccellenza. Rapallo interregionale. Cirò Marina Eccellenza e l'anno dopo serie D. Vado Eccellenza. Sampierdarenese Promozione. 3 anni a Vado Eccellenza e serie D. Polis Promozione e Eccellenza. 2 anni Pontedecimopolis. Pro Recco Promozione. Goliardica Prima categoría. Ultima squadra (ancora oggi) Italbrokers.
1. Chi è l'allenatore che ti ha insegnato di più?
Allenatori ne ho avuti tanti ognuno con le proprie capacità e i propri difetti, e da ognuno ho imparato dei piccoli segreti che mi sono serviti in tutti questi anni.... Vorrei citarne uno anche se non è stato un mio allenatore, ma ho lavorato fianco a fianco sul campo e ho imparato tanto , Fulvio Navone .
2. Chi è il compagno di squadra con cui hai più legato?
A parte naturalmente mio fratello Bonadies Gianluca che lo vedo tutti i giorni, poi ho avuto ottimi rapporti con tutti e sarebbero troppi per fare i nomi ..
3. Chi è l'avversario più antipatico?
Ma guarda, il più antipatico è stato un certo Buonocore, giocava nel Napoli primavera con il 10 e si sentiva Maradona.
4. La partita che ricordi con più piacere?
Per fortuna ho giocato tante partite importanti che non dimenticherò mai, ma sicuramente a Locri. Io giocavo nel Cirò Krimisa campionato di eccellenza calabrese, era la terza ultima giornata di ritorno c'erano ancora i 2 punti e noi eravamo a più 1 dal Locri. Più che una partita sembrava una caccia all'uomo.. Stadio pieno circa a 4 mila spettatori (tutti locali) e pieno anche di forze dell'ordine. Arrivammo al 90 esimo 0 a 0 poi il pallone dopo un colpo di testa della punta avversaria fini sulla mia di testa e feci autogol. Quindi invasione del pubblico e 6 minuti di recupero in quei sei minuti riuscimmo a pareggiare e al fischio finale tutti negli spogliatoio inseguiti dai giocatori a festeggiare, mentre i tifosi cercavano di entrare nello spogliatoio, siamo usciti alle 22 scortati dalla polizia fino a Cirò Marina. E in ogni paese che incontravamo le persone ci facevano scendere e brindare... Una volta arrivati a Cirò abbiamo fatto festa fino al mattino con i nostri Ultras Krimisa
5. Perché non hai fatto più strada nel calcio?
Diciamo che alla fine sono contento di quello che ho fatto non posso lamentarmi. Magari se non mi fossi fatto male l'anno che avevo il contratto di serie A con la Samp, magari qualcosina in più avrei potuto fare. E poi ci sono cose che non si possono dire....
6. Il tuo calciatore-idolo sin da bambino?
Maradona su tutti, poi da Doriano non posso non citare Vialli e Mancini.
7. Soldi e calcio dilettantistico. Che legame c'è?
Troppi, anche se adesso non girano più i soldi di qualche anno fa, ma è anche vero che il livello si è abbassato molto...
8. Se tu fossi il presidente della tua squadra cosa faresti?
Sarei troppo buono per fare il presidente e dopo qualche mese fallirei sicuramente. Punterei tutto sul settore giovanile cercando gente competente, per formare ragazzi forti, dentro ma sopratutto fuori dal campo... E cercando di tenere fuori i genitori dal rettangolo di gioco... Un po' quello che hanno fatto i miei di genitori, senza intromettersi nelle scelte degli allenatori.
9. Genoa, Sampdoria o...?
Diciamo che non sono un tifoso accanito, ma senza dubbio Samp.
10. A fine carriera calcistica sei rimasto nel calcio? Che ruolo stai ricoprendo oggi?
Sono rimasto nel calcio facendo il secondo a Navone nella Voltrese, 3 anni stupendi in una società determinata a raggiungere l'eccellenza, con il presidente Mantero e tutto lo staff societario (il Mara il Mara, Fabrizio Maragliano) a dare l'anima per l'obbiettivo. Adesso mi sono fermato, dopo tanti anni passati sui campi mi voglio godere mio figlio il più possibile.