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Seconda categoria | 10 febbraio 2018, 18:15

Matteo Di Giorgio eroe di giornata, portiere goleador

Il numero 1 del Campi si schiera davanti e segna il gol decisivo al 90' contro l'Anpi: "I miei piedi non li cambio con nessuno, lo dedico a moglie e figli"

Di Giorgio al centro con Cavallino e Valle

Di Giorgio al centro con Cavallino e Valle

I portieri che si travestono da attaccanti vanno sempre più di moda. La scorsa settimana aveva fatto notizia l'esordio in Promozione come attaccante di Edo Grosso con la maglia dell'Athletic. Oggi è stata la volta di Matteo Di Giorgio, portiere del Campi con il vizio del gol, che, entrato a partita in corso, ha segnato il gol decisivo per la vittoria della sua squadra contro l'Anpi.

“E' già il quarto in carriera – racconta Matteo- gli altri li avevo fatti con il Borzoli, nel 2013, il primo in un Via Acciaio-Borzoli, il secondo e terzo in un Borzoli-Borgoratti, una bella doppietta. Oggi ho segnato il quarto gol in carriera, un ottimo score in un centinaio di minuti giocati davanti, Quando parto dalla panchina come punta ed entro dopo, poi riesco a segnare. Se parto dall'inizio davanti non mi va altrettanto bene: l'anno scorso in Aurora-Via Acciaio sono partito dall'inizio ma sono stato espulso...”

Oggi una partita stranissima con l'Anpi. Gli avversari hanno finito in 7, ma quando erano in 9 sono passati addirittura in vantaggio. Il gol decisivo di Di Giorgio è arrivato al 90' con l'Anpi in 8.

“Stavamo pressando in 11 contro 8 – racconta Matteo- è arrivata una palla fuori dall'area, l'ho coperta col corpo e ho tirato una sassata di sinistro, che è entrata con la deviazione di un difensore. Mi spiace per l'amico Bernini che ha fatto delle belle parate, non so come l'ha presa... Mi ricordo che quando feci gol a Francesco Bruzzone se l'era presa a male, Bernini è un amico e gli ho dato un bacino a fine gara. Questa rete la dedichiamo a moglie e figli”.

Di Giorgio non è dunque nuovo a queste imprese. Ogni tanto lascia spazio ai suoi amici Cavallino e Valle e si schiera davanti:

“I miei piedi non li cambio con nessuno, il mister lo sa che se vuole sono a disposizione anche davanti, ma il fascino della porta rimane superiore per me. Comunque me la cavo davanti, un po' come Edo Grosso che ha dei piedi eccezionali. Io ci sono, se il mister mi vorrà schierare davanti dall'inizio, ma forse mi conviene entrare dopo, vedo meglio la porta se sono più fresco...”.


PDP

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