Davide Sancinito, appuntamento con la storia: "Orgoglioso di essere il capitano dell'Albissola"

Davide Sancinito, capitano dell'Albissola, ci racconta la vigilia di un match importantissimo. Giovedi alle 15 l'Albissola ha un appuntamento con la storia, contro il Ponsacco capolista che lo precedi di soli 4 punti....

“Qualche bel campionato in D l'ho fatto in carriera, ma mai ero arrivato cosi in alto -racconta Davide- qui ad Albissola c'è tanto entusiasmo ma dobbiamo stare molto attenti, fai presto a cadere giù... L'obiettivo restano i playoff, ma se non stai attento dietro, rischi anche di arrivare settimo. Insomma, dobbiamo essere obiettivi, siamo a quattro punti alla prima e guardiamo in alto, ma dobbiamo anche guardarci dietro e stare tranquilli...”

Ti offendi se dico che non avete nulla da perdere?

“No, assolutamente, hai ragione, non abbiamo niente da perdere, ed è il nostro vantaggio. Loro invece arrivano dopo aver perso contro il Ghivizzano, hanno tutto da perdere. Noi in casa siamo un rullo, abbiamo perso solo col Finale, poi tre pareggi, e tutte le altre le abbiamo vinte”.

Il paese vi segue?

“Si, c'è molto entusiasmo intorno alla squadra, abbiamo coinvolto la città, e poi c'è questo gruppo di ultras, gli “Zueni”, che ci seguono anche fuori casa e domenica ci hanno aspettato alle dieci di sera con fumogeni al campo al nostro ritorno da Rignano”.

La Serie C ti spaventa?

“Ad Albissola sarebbe difficile fare la Serie C, come strutture, dovresti emigrare, oggi però è l'ultimo pensiero che abbiamo. Io sono di Albenga, ma da savonese sono orgoglioso di essere il capitano di questa squadra”.

Parlaci del mister:

“Fossati è una persona preparata, io lo conoscevo solo da avversario, è un mister che conosce molto bene la categoria...”

In tanti dicono che il vostro segreto è la vostra “fame”, visto che tanti di voi in D non avevano sfondato o ci avevano giocato poco e niente:

“Gente come Cargiolli e Piacentini, sono buoni giocatori da serie D, anche io ci ho giocato, a volte siamo scesi in Eccellenza dove abbiamo sempre detto la nostra. Se vai a vedere la rosa, però, siamo una sorpresa relativa, se vai a vedere i valori ci sono, siamo ub gran bel gruppo, e poi abbiamo azzeccato i giovani, i vari Caruso, Raja, Calcagno, sono un valore aggiunto. Se i giovani sono 4 gicoatori in meno ti pesano in D, se inveve sono 4 in più e giocano come i vecchi fanno la differenza”.

Ti aspetti il pienone giovedi?

“Credo ci sarà grande affluenza di pubblico, anche se sarà una giornata di lavoro”.

E alla classifica, ci pensi? Che emozioni provi alla vigilia?

“Ci penso giovedi sera alla classifica, per ora è una bella sensazione poter giocare questa partita...”

Come si batte il Ponsacco?

“Forse non gioca un ottimo calcio, ma è una squadra molto concreta, compatta, cinica, concede poco, dovremo sfruttare l'episodio a favore...”

Il momento più alto della tua carriera, è questo?

“No, direi che davanti ci metto la finale di Coppa Italia nazionale con la Sanremese, un match molto importante che ha garantito la D dove abbiamo battuto il Mazara. Fu una bella cavalcata in giro per l'Italia”.

Nella tua carriera hai avuto tanti momenti belli:

“A Finale e Vado, sono stato molto bene, a Finale un gran bel gruppo di giovani con mister Buttu, persona magnifica, a Vado ho fatto i miei primi anni in D, in una stagione ho fatto 10 gol!”

L'allenatore piu importante della carriera?

“Due nomi: Buttu è stato importantissimo, ma anche Monteforte è un vero maestro di calcio”.

Il giocatore più forte con cui hai giocato?

“Un nome su tutti, Edo Capra, il migliore”.