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Prima categoria | 25 ottobre 2018, 09:47

IL PERSONAGGIO - Dieci domande e dieci risposte (non banali) a Stefano Perego

A tu per tu con il capitano della Praese: "Un giorno vorrei giocare con Piacentini. Davide Rossi, Napello e Ventura i miei amici più cari che il calcio mi abbia regalato. Giovannino Criscuolo è la mia krypyonite. A "Baffo" Repetto voglio bene come un padre".

IL PERSONAGGIO - Dieci domande e dieci risposte (non banali) a Stefano Perego

1) Stefano Perego, quanto pesa quella fascia di capitano della Praese?

Pesa tantissimo a livello di sfottò e menaggio da parte di compagni (Del Ponte e Mazzei sono i miei detrattori più accaniti), e soprattutto ex compagni (in particolar modo Cilione e Capitan Sacco, che ora è allo Sciarborasca, e non perde occasione per ricordarmi di “averlo fatto fuori” per prendermi la fascia!). A parte le battute non è affatto un peso, anzi è una bellissima responsabilità.

2) La tua carriera dice Pegliese, Via Acciaio, Marassi, Arenzano e soprattutto Praese, raccontami una curiosità su ognuna di queste tue esperienze

- Molassana: Di positivo sicuramente l’esordio coi grandi in un derby (ai tempi era molto sentito) con il Baiardo vinto 3-0. Di meno positivo la delusione per esser stato tagliato da Gianni Baldi, in quanto non mi riteneva ancora pronto per la categoria mandandomi a giocare con continuità (a distanza di anni dico che aveva ragione, magari prima o poi mi allenerà di nuovo e lo farò ricredere)

- Pegliese: Sicuramente il giorno della vittoria del campionato di Prima Cat (proprio ai danni della Praese) e il rapporto di amore ed odio con il grande Mario Ponti (che continua tutt’ora quando ci sentiamo). 

- Via dell’Acciaio: due playoff conquistati (uno con una rimonta pazzesca dal penultimo al terzo posto), un gruppo affiatato e un allenatore matto e divertente come Mr. Repetto.

- Marassi e Arenzano: esperienze sfortunate per motivi differenti: al Marassi non c’era ancora la voglia di vincere che c’è adesso, ma potevamo e dovevamo centrare dei playoff che ci siamo fatti sfuggire stupidamente. Ad Arenzano c’erano grandi premesse ed un’ottima squadra (con un bravissimo allenatore come Ale Balbi, con cui mi son trovato benissimo), purtroppo in queste categorie la differenza la fa il gruppo, e quell’anno lo spogliatoio non era affatto unito.

- Praese: Questa è la mia quarta stagione a Prà. Un sacco di ricordi stupendi come le due brillanti salvezze in Promozione con Mr. Gobbo in panchina, e un bel gruppo di amici dentro e fuori dal campo. La stagione scorsa è stata orribile e siamo giustamente retrocessi, ma una annata storta non può cancellare quanto di buono fatto da quel fantastico gruppo.

3) Cos'è il calcio oggi per un ragazzo del 1990, e cos'era da bambino per te?

Da bambino era non vedere l’ora di finire la scuola per andare a giocare in piazzetta con gli amici prima, e sul campo in terra battuta del Ligorna poi. Oggi è una valvola di sfogo dopo una giornata di lavoro, è quel periodo di tempo che ti permette di isolarti nel tuo mondo. Fondamentale direi. 

4) La Praese è data da tutti come la favorita, vi gufano o ci credete anche voi?

Mah, favoriti.. noi siamo un gruppo completamente nuovo dopo la retrocessione dell’anno scorso, formato da amici e da ragazzi giovani. Noi non ci poniamo obiettivi, stiamo lavorando bene, ci divertiamo, ma non è retorica quando dico che stiamo guardando partita per partita. Mi fa piacere ricevere complimenti sinceri da allenatori che ci hanno già affrontato e anzi, colgo l’occasione per ringraziarli, ma credo che invece a qualche addetto ai lavori possa dar fastidio il nostro giocare senza pressioni societarie e provi a crearcene qualcuna spostando l’attenzione su noi, ma noi continuiamo sulla nostra strada molto serenamente! La favorita secondo me rimane sempre e comunque il Marassi, che dopo la campagna acquisti fatta in estate e con il budget da categoria superiore a disposizione non può e non deve nascondersi. Non dimentichiamoci anche il Bargagli, che sabato mi ha fatto una ottima impressione, e il Cogoleto, ma ripeto: il Marassi è la squadra da battere.

5) Giochi anche a beach soccer, parlami di questa esperienza

Uno sport stupendo, ormai è qualche anno che ci gioco e mi appassiona sempre di più. Potessi dedicarmici tutto l’anno, smetterei immediatamente con il calcio “normale” e girerei il mondo per giocare a questo sport. L’estate scorsa, con i ragazzi del Bragno BS, siamo riusciti a salvarci al nostro primo anno di Serie A: è stata una emozione incredibile giocare contro certi fenomeni e riuscire a mantenere la categoria. L’estate prossima, con la promozione in A della Genova BS la Liguria avrà due squadre partecipanti: speriamo che il movimento ligure continui a crescere.. taglio corto perché non smetterei più di parlare di questo argomento: ti dico solo che non vedo l’ora di ricominciare.

6) Descriviti come persona, e soprattutto come giocatore, giochi in difesa, sei un buono o il tuo ruolo ti impone di essere un cattivo?

Son sempre stato considerato un giocatore duro e spesso falloso: sicuramente lo sono, il ruolo un pochino lo impone, però negli ultimi anni penso di essere migliorato molto sotto quest’aspetto. Sono molto più tranquillo, anche perché ormai il calcio di oggi limita molto i difensori, che vengono ammoniti al primo intervento un pochino più energico. 

7) Sei molto "social", ma se dovessi contare sulle dita di una mano gli amici che ti sei fatto col calcio che nomi faresti?

I miei AMICI nel calcio sono fondamentalmente tre, sempre gli stessi da anni e anni: Davide Rossi (Quest’anno con me a Prà, i suoi gol saranno fondamentali per noi, speriamo che si svegli prima dell’arrivo della primavera………….), Dani Felicio Ventura del San Bernardino (un maniaco degli allenamenti, nel calcio a 11 possiamo anche dividerci, ma a Beach Soccer siamo veramente inseparabili) e Riccardo Napello del Bargagli (lui è un leader in campo per i compagni e un punto di riferimento fuori per gli amici )

8) Dammi due nomi, il compagno + forte con cui hai giocato e l'avversario più difficile che non ti ha fatto dormire la notte

Compagno più forte non saprei chi scegliere, son sincero. Ti posso dire quello con cui vorrei giocare un giorno (quando e soprattutto SE deciderà di venire a fare le nostre categorie) : il mio amico Riccardo Piacentini (quest’anno al Savona), col quale ho giocato solo sulla sabbia. Giocatore fantastico e ragazzo d’oro.

L’avversario che odio di più affrontare invece è Giovannino Criscuolo: i miei amici mi prendono in giro dicendo che è la mia “Kryptonite”, e in effetti non ho mai vinto contro di lui. Ogni volta che giochiamo contro mi dice che per vincere qualcosa devo andare a giocare con lui… dovrò chiedere a Gobbo di portarlo a Prà ahahaha.

9) Chi merita l'Oscar fra gli allenatori che hai avuto?

Anche qui dovrei farti tanti nomi.. ma se devo sceglierne uno solo, la scelta non può che ricadere sul Baffo Marco Repetto: mi ha allenato a Pegli, in Via dell’Acciaio ed ora è collaboratore di Mr. Carletti a Prà. Gli voglio bene come ad un padre.

10) Dove ti vedi fra 10 anni? Sempre sui campi? Facciamo che diventi il prossimo presidente FIGC-LND: cosa cambieresti nel nostro calcio?

Non riesco ad immaginare la mia vita senza pallone, quindi penso proprio di si. Non mi vedo come allenatore, guardo le partite troppo con aria da tifoso e non penso sarei molto bravo. Invece mi vedo molto di più come direttore sportivo: quest’estate mi sono allenato stressando per mesi i vari Morando, Spallarossa, Moscamora, Ferrando, Cinardo e Rossi per venire a Prà. Son stato convincente, dai…

Come presidente della LND sicuramente rivedrei la regola dei fuoriquota (soprattutto in Promozione ed Eccellenza). Adesso un ragazzo che in 3 anni di fuoriquota ha collezionato un centinaio di presenze in Promozione o Eccellenza è “costretto” a scendere in Prima Categoria per far spazio a giovani meno esperti e magari meno bravi di lui: cosi non può continuare il suo percorso di crescita, e spesso gli stimoli vengono meno costringendolo a smettere. A me piacerebbe vedere in Prima Categoria obbligatori ragazzi più giovani (quest’anno magari due 99 e un 2000), e in Promozione ragazzi con già più esperienza alle spalle (un 97 e due 98). Penso che così si alzerebbe un po’ il livello.

PDP

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