Rispondo volentieri: io intendo farmi molti nemici.
Per me le responsabilità non sono della classe arbitrale ma della mancanza di Educazione Civica, materia ormai desueta, ma che almeno i dirigenti delle società dovrebbero conoscere.
Come si dice a Genova, il" pesce puzza dalla testa".
In questo caso la testa, sono i dirigenti più importanti delle società, che non fanno niente per salvaguardare l'etica ed il comportamento di loro dirigenti, allenatori e giocatori.
Parlo anche della mia Società che, qualche volta ha dirigenti che esagerano.
I risultati dipendono sempre da tutta la componente sportiva e non si rendono conto che il bello del calcio è l'imponderabilita' della rotondità della palla, dalla fortuna e/o sfortuna, ecc.
Gli arbitri sono solo una componente.
L'altra componente estremamente negativa sono i genitori dei giocatori che non insegnano ai loro figli come debbono comportarsi e sono interessati unicamente al risultato sul campo.
Ma come meravigliarsi se con la scuola fanno la stessa cosa, dando sempre la responsabilità agli insegnanti?
I più esagitati andrebbero allontanati, anche se portano soldi o figli bravi.
Come società dovremmo utilizzare il Daspo.
Le scuole calcio fanno il possibile ma non sempre riescono ad emarginare genitori e dirigenti maleducati.
Sarà perché io sono cresciuto in un settore giovanile come lo storico G. Mora, sarà perché i nostri genitori non ci seguivano, sarà perché non avevamo altro, sarà perché alle scuole Nagc, dovevamo rigare dritto e se arrivavi a casa con una reprimenda, prendevi il resto.
Naturalmente ci sono le eccezioni che confermano la regola, ma nelle società serie queste non sono eccezioni.
Ricapitolando le responsabilità sono nell'ordine di:
1) i dirigenti capi
2) genitori senza etica
3) giocatori e tecnici immaturi e maleducati
Edo Esposito, Campese