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Seconda categoria | 13 novembre 2018, 12:08

Giorgio Miravalle, il deus ex machina dell'Old Boys Rensen si racconta

"Questa più che una squadra è una grande famiglia. Io, Rolandone, Oliveri e Boidi cerchiamo di fare del nostro meglio"

Giorgio Miravalle, il deus ex machina dell'Old Boys Rensen si racconta

Giorgio Miravalle è presidente, viceallenatore, preparatore portieri, insomma una persona imprescindibile nella matricola Old Boys Rensen.

Con lui commentiamo questo avvio di stagione arancionero:

“Nonostante un inizio non buonissimo, ora ci stiamo comportando bene. Purtroppo gli acquisti fatti sul mercato non sono stati granchè disponibili finora, per infortuni o assenze di vario genere... Tuttora dei nuovi abbiamo fuori causa Michele Rossi e Petrosino che finora non stati completamente a disposizione. Abbiamo però fatto delle buonissime prestazioni come quella col Mura Angeli dove ci hanno raggiunto al 90' o come la vittoria nel derby col Libraccio. Non abbiamo fatto male neppure col San Desiderio ma loro sono davvero bravi. Sabato scorso invece una buona partita con l'Atletico Quarto, una squadra al nostro livello”.


Che cos'è l'OBR per te?

“Un gruppo fantastico, più che una squadra di calcio è una grande famiglia... Mister Luca Rolandone è una grande persona, e io lo sostituisco quando non c'è per problemi di lavoro. Per me è un impegno grosso, ricoprendo ruoli tecnici e dirigenziali, infatti la mia fidanzata mi reclama sempre più spesso...”

Quali sono i vostri obiettivi?

“Il primo obiettivo è fare punti per salvarci prima possibile, poi arrivare aai playoff sarebbe un grande risultato. Aspettiamo il rientro di qualche elemento, e puntiamo su elementi come Laporta in mezzo e Bianchi davanti che fanno la differenza. Ma una grande mano ce la dà il gruppo storico dei vari Cevasco, Damonte, Robello... Dal punto di vista societario la prima cosa è riuscire a pagare le spese, e portare a termine la stagione senza affanni, poi gestire il gruppo, io ho avuto esperienza di 8 anni coi bambini, e ho imparato a tenere in mano lo spogliatoio. Il primo passo è divertirsi, e ogni settimana con le nostre cene teniamo il gruppo unito. Il compito del sottoscritto, di Luca Rolandone, Davide Oliveri e Pietro Boidi non è semplice, ma facciamo del nostro meglio per assolverlo...”

PDP

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