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Seconda categoria | 26 novembre 2018, 13:11

IL PERSONAGGIO - Stefano Falco, la colonna difensiva dell'Atletico Genova

"Con mister Migliardo abbiamo ritrovato compattezza e sono arrivati i risultati. Siamo da prime posizioni e lo dimostreremo. Nella mia carriera forse potevo fare di più ma va bene cosi. Mio padre era presidente ma non ha mai fatto pressioni per farmi giocare. Ringrazio Dolcino per avermi fatto esordire in prima squadra"

IL PERSONAGGIO - Stefano Falco, la colonna difensiva dell'Atletico Genova

Stefano Falco, classe 1991, è uno dei punti di forza dell'Atletico Genova di mister Migliardo.

Dopo aver esordito nel Ligorna in Promozione, è passato poi al Via Acciaio, quindi ha partecipato all'avventura del San Siro in Seconda, con suo padre alla presidenza, contribuendo alla promozione in Prima, e partecipando alla fusione col Bargagli. Dopo un anno di stop, eccolo al centro della difesa dell'Atletico Genova del presidente Cirilli.

Stefano, dopo un avvio lento, con il cambio in panchina sono arrivati anche i risultati:

“Da quando c'è mister Paolo Migliardo abbiamo ottenuto 4 vittorie e un pareggio. Migliardo è riuscito a tenere unito il gruppo, ci ha compattato, ed è stato facile perchè siamo tutti amici e le qualità tecniche ci sono sempre state. Io purtroppo sono stato fuori due mesi per uno strappo. Ora sono rientrato all'interno di un gruppo che è un bel mix di giovani e vecchi”.

Domenica c'è un match importante:

“Domenica prossima andiamo a giocare col Borgoratti, speriamo di accorciare ulteriormente la classifica, e arrivare in zona playoff...”

Descriviti come giocatore:

“Io gioco stopper, classico numero 5, difensore centrale. Cerco di giocare con intelligenza, ma sono molto deciso sulla marcatura, non mi tiro indietro se c'è da dare sportellate all'attaccante avversario”.

Il tuo idolo nei prof?

“Sempre stato Alessandro Nesta...”

Il tuo esempio invece nei dilettanti?

“Nel Ligorna ho giocato con Nardò, Campanella, Maugeri. Tutti loro mi hanno insegnato tanto”.

L'allenatore che ti ha insegnato di più?

“Un solo nome su tutti, Alfredo Dolcino, l'ho avuto nelle giovanili del Ligorna, eravamo la grande leva 1991, con cui abbiamo ottenuto ottimi risultati, sempre nelle prime posizioni. Dolcino mi ha fatto esordire in prima squadra. Di quegli anni ricordo Renato Branca oggi al Bargagli e Alessio De Mattei, oggi capitano del Little Club”.

Contento della tua carriera?

“Con meno infortuni, e più “testa”, potevo rimanere in Promozione... Oggi mi piacerebbe tornare in Prima, sono ritornato a giocare dopo un anno fermo...”

Tuo padre è presidente del Bargagli San Siro:

“Si, quando ho giocato con lui, ero un po' condizionato nei comportamenti, ora mi sento più libero... Ma mio padre non ha mai obbligato nessun allenatore o fatto pressioni per farmi giocare...”

Dove potete arrivare quest'anno?

“L'Atletico Genova è una ottima squadra, specie dalla trequarti in su abbiamo elementi molto forti come Pinacci, Riggi, Bocchiardi. Siamo da prime posizioni e cercheremo di dimostrarlo”.


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