/ Calcio
Lavoro in Italia

Cerca sul sito

Vai all'archivio ›

Calcio | 07 febbraio 2019, 13:00

L'INTERVISTA - Mirco Moretti e la dinastia dei Moretti

L'ex tecnico di Busalla, Bogliasco, Pieve e Rapallo ci presenta i suoi "gioielli": Federico, classe 88, ricomincia da Albissola dopo una lunga carriera in B, Lorenzo, 91, laureato in Giurisprudenza, gioca con gli amici a Bogliasco, Tommaso, 2001, oggi a Busalla, in prospettiva è il più forte

L'INTERVISTA - Mirco Moretti e la dinastia dei Moretti

Mirco Moretti adesso farà davvero fatica a dividersi nel week end. L'ex allenatore di Busalla, Bogliasco, Rapallo e Pieve però ha finalmente “sotto mano” tutti e tre i suoi pargoli. Anche il professionista Federico Moretti è tornato in Liguria, accasandosi ad Albissola, mentre Lorenzo rimane un punto di forza del Bogliasco e il giovanissimo Tommaso sta disputando una stagione da protagonista a Busalla.

Mirco, cominciamo da Federico. Contento che sia tornato “a casa”?

“Federico si è allenato per molto tempo da solo, ci vorrà qualche giorno per essere al passo coi compagni, ma credo che a breve sarà pronto. Aveva già giocato in C agli esordi, dopo l'esperienza a Parma infatti passò al Varese di Sannino che vinse il campionato. Poi tanta serie B, con Catania, Ascoli, Grosseto, Modena, Spezia, Padova, Latina, Vicenza, Avellino”.

E ora il ritorno a casa, pur scendendo di categoria:

“Ha fatto una scelta professionale e “di vita”, dopo la disavventura col Livorno, è sceso di categoria anche per restare vicino a casa. E' approdato in una squadra giovane dove potrà fare da chioccia, l'impatto è buono, l'ambiente è sano, giovane voglioso”.

Ora come ti dividerai fra Albissola, Busalla e Bogliasco?

“Quest'anno ho seguito meno di tutti il Bogliasco, perchè Lorenzo è stato infortunato, ma è ovvio che cercherò di godermeli un po' tutti e tre...”

Hai voglia di descriverli tecnicamente? Cominciamo da Tommaso:

“Tommaso è un 2001, le sue qualità purtroppo sono state ostacolate dalla rottura del crociato a 9 anni, ha subito l'intervento a 14 anni, dopo tre anni di inattività si è ripreso, e inaspettatamente si sta facendo valere in Eccellenza con grande continuità, ha anche fatto tre gol. Per lui è una esperienza molto formativa, ha tanto da imparare, deve solo un po' strutturarsi fisicamente. Tommaso è un centrocampista di buona corsa, tecnica e visione di gioco, sa anche difendere, gioca in mezzo, da mezzala, anche se nasce come regista ma forse non è ancora pronto per questo ruolo a questi livelli. Sta dimostrando molte qualità nell'inserimento offensivo”.

Passiamo a Bogliasco, a Lorenzo:

“Lorenzo gioca davanti alla difesa, dei tre è il più bravo sotto l'aspetto difensivo, è un incontrista, molto ordinato, non ha i lampi illuminati dei fratelli, diciamo che è più di sostanza”.

Ed eccoci a Federico:

“Federico è il classico giocatore su cui si può manifestare qualche rimpianto. Molto spesso i suoi allenatori (ha avuto fra gli altri Marino, Ranieri, Mihajlovic) gli hanno chiesto “cosa ci fai qua perchè non sei in A?”. Me lo sono chiesto anche io, ma come sempre ci deve essere una ragione: ha sprazzi da serie A ma quello che gli è mancato è stata la continuità di rendimento nei momenti topici della carriera. Federico è un centrocampista completo, con caratteristiche da regista, anche se ha fatto anche la mezzala. A Vicenza ha segnato 7 gol, lui ha un gran botta da fuori, un gran tiro da lontano, ha segnato una quindicina di gol nei professionisti tutti con tiri dalla distanza. Inoltre ha una buona visione di gioco”.

Da papà e da allenatore, chi dei tre deve rimpiangere di più per la sua carriera?

“Federico deve esser contento della sua carriera, pur essendo conscio che in certi momenti avrebbe potuto ottenere di più. Tommaso è agli inizi, è quello che ha più margini di miglioramento e ha avuto quell'incidente che lo ha frenato non poco. Lorenzo dei tre è quello che ha sempre vissuto il calcio in maniera diversa, è laureato in Legge, lo ha sempre vissuto per puro divertimento, non ha mai guardato alla categoria ma agli amici. Non dimentichiamo poi che sono nati nell'1988-2001-1991, quindi appartengono a tre generazioni diverse con prospettive, ambizioni e interessi molto differenti l'uno dall'altro”.



Ti potrebbero interessare anche:

Prima Pagina|Archivio|Redazione|Invia un Comunicato Stampa|Pubblicità|Scrivi al Direttore