VALLESCRIVIA-DON BOSCO SPEZIA RINVIATA Un caso limite

Strano caso a Ronco Scrivia.

Il Don Bosco Spezia era già arrivato regolarmente sul campo per giocare la partita col Vallescrivia.

Non erano arrivati gli arbitri da Spezia (Raggi, Spinetta e Caggiano) ma AIA e FIGC si erano attivati per trovare una terna di Novi.

Insomma, si poteva giocare, se le due società erano d'accordo.

In un primo tempo il Don Bosco ha deciso di giocare. Poi invece la società ha scelto di tornare a casa.

Il ds del Vallescrivia Gian Paolo Feletti non entra nel merito:

"Mi limito a constatare che c'erano le condizioni per giocare e che in un primo momento il Don Bosco aveva scelto di giocare. Poi però hanno cambiato idea. Hanno preferito cosi, avranno avuto le loro motivazioni. Noi avevamo dato la disponibilità per giocare anche alle 16 ma loro non hanno voluto".

Si tratta di un caso limite: le società con allerta rossa hanno diritto a non partire neppure (il Valdivara ad esempio non è partito per giocare col Marassi), ma in questo caso il Don Bosco Spezia si trovava già sul campo di Ronco, e ora deve tornare a casa in piena allerta rossa!

Il dg Gianluca Galli del Don Bosco spiega:

"Siamo arrivati tardi al campo per via dell'allerta, abbiamo finito di mangiare alle 14 e non potevamo scendere il campo all'orario stabilito".

Il vicepresidente Euro Rege Cambrin:

"La partita era già stata rinviata perchè la terna arbitrale da Spezia non poteva arrivare, noi siamo arrivati molto tardi sul campo e non eravamo nelle condizioni ideali per giocare alle 15 anche se l'AIA ci aveva mandato una terna sostitutiva. I ragazzi però non erano tranquilli e abbiamo deciso di rinviare la gara. So benissimo che ci dovremo sobbarcare un'altra onerosa trasferta, ma non ce la siamo sentita".

Osservazione: forse in una giornata di allerta meteo, mandare un arbitro spezzino è stato un azzardo.