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Promozione | 04 novembre 2019, 20:02

ALLERTA METEO Le precisazioni di Alberto Saracco: "Voglio fare un discorso costruttivo"

Il patron della Goliardica ritorna sulla polemica lanciata ieri stemperando i toni e anzi cercando di trovare e proporre delle soluzioni

ALLERTA METEO Le precisazioni di Alberto Saracco: "Voglio fare un discorso costruttivo"

Alberto Saracco, presidente della Goliardica, ritorna sulla polemica legata alle allerte meteo cercando di stemperare i toni e fare un discorso costruttivo.

In questa lunga intervista, il massimo dirigenze azulgrana elenca tutti gli aspetti della questione.

“Dal mio punto di vista le critiche, a chi di dovere, vogliono essere soltanto costruttive. Quello che mi sento di dire è che un conto è una previsione, per il maltempo, un conto è una constatazione! L'allerta rossa proclamata ieri alle 12,30 è una constatazione e non una previsione”.

“Ora – continua Saracco- penso che sparare a zero contro chicchessia sia una cosa senza senso, io vorrei solo trovare una soluzione al problema, visto che la maggior parte delle allerte viene dato nel fine settimana. Dato che ci sono alcuni comuni che con allerta arancione non chiudono i campi, e creano soltanto confusione rispetto a quelli che invece li chiudono, allora mi chiedo perchè non chiuderli tutti?”

“Noi – continua Saracco- abbiamo ricevuto il ricorso di una società spezzina che con allerta arancione è stata costretta a venire a Genova a giocare perchè da noi l'impianto era aperto... Sono situazioni spiacevoli”.

“Ma visto che non siamo noi, società e Federazione in senso lato, a prendere decisioni, ma è l'Arpal, ieri per l'ennesima volta abbiamo appurato che se viene data un'allerta rossa immediata si tratta di una constatazione e non più di una previsione”.

“Soluzioni? Se a livello provinciale le partite le puoi bloccare facilmente, a livello regionale il problema è più difficile da risolvere, perchè ci sono squadre che si mettono in movimento parecchie ore prima”.

“Il problema diventerà sempre più frequente, e in questo senso l'intervento del mio collega Imperato mi è parso molto sensato. Vorrei precisare però che anche la mia dichiarazione di ieri, per quanto mossa dalla rabbia del momento, voleva essere costruttiva. Mi piacerebbe sedermi a un tavolo, e cercare di capire se, ad esempio, a livello regionale abbia senso sospendere tutto anche con l'allerta arancione, visto che ci si sposta 4-5 ore prima della gara”.

“Diventa tutto più difficile a livello logistico -insiste Saracco- anche e soprattutto per i recuperi: ora per giocare al mercoledi i giocatori dovranno chiedere ferie e permessi. Mi chiedo: perchè non giocare la domenica dopo Natale o creare già ad agosto in fase di calendarizzazione delle soste già prestabilite, alla domenica, una alla andata e una al ritorno? Non parlerei di turni infrasettimanali perchè quelli creano dei disagi”.

“Un altro punto da chiarire – conclude Saracco- è cosa devono fare quelli che con allerta rossa sono già al campo, come è avvenuto ieri per il Don Bosco Spezia. Le società hanno tutto il diritto di tornare indietro, ma il caso è al limite. Infine, cosa fare quando l'allerta arriva a poche ore dall'inizio della partita? Forse a livello regionale, o perlomeno dove le distanze sono maggiori, converrebbe sospendere l'attività con l'allerta arancione. In quel caso, se uno deve fare una cosa fondamentale per la sua vita la fa, ma una partita di calcio si può anche rinviare. E a quel punto pazienza, si recupererà al mercoledì, ma almeno ci sarebbe più chiarezza”.

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