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Promozione | 22 gennaio 2020, 12:48

VIA ACCIAIO Il bilancio del dg Roberto Ruggiero

"Stiamo facendo un grande campionato, l'artefice è il nostro mister Pecoraro, e non vogliamo essere una meteora in Promozione"

VIA ACCIAIO Il bilancio del dg Roberto Ruggiero

Il Via Acciaio è sicuramente una delle sorprese più belle di questa stagione della Promozione girone A.

Abbiamo chiesto un bilancio della prima parte della stagione al dg Roberto Ruggiero:

“Il bilancio è positivo, considerando che siamo una matricola. Andiamo ad affrontare squadre che rappresentano paesi e cittadine, mentre noi siamo solo una piccola via. Stiamo facendo un grandissimo campionato, speravamo di andare bene ma andare cosi bene onestamente è oltre le aspettative. L'obiettivo rimane la salvezza, ma non vogliamo essere una meteora in questo campionato”.

Un pensierino a qualcosa di più lo state facendo?

“Rimaniamo coi piedi per terra, ci piacerebbe confermare la posizione attuale di classifica, noi scenderemo in campo sempre per vincere ma non abbiamo progetti ambiziosi. Magari ci si può giocare il quarto posto, altri obiettivi non sono possibili anche perchè vanno troppo forte le prime tre”.

A proposito chi è la tua favorita?

“Io credo che se la possano giocare fino all'ultimo tutte e tre, anche se da quello che ho visto il Taggia ha qualcosina più”.

Vogliamo spendere due parole sul mister?

“Pecoraro è il primo artefice dei nostri risultati, ha una passione che va al di là di quella di un semplice allenatore. Abbiamo parecchi giovani che stanno dando qualcosa in più di quello che aspettavamo e questo accade anche grazie al mister che è molto meticoloso e preciso durante tutta la settimana. La squadra funziona a memoria”.

Sei rientrato nel calcio dopo un periodo di pausa. Come hai ritrovato questo mondo?

“Dal mio punto di vista, non mi sento ancora rodato, non ho ancora i 90 minuti nelle gambe... Scherzi a parte, devo ancora imparare a modulare l'impegno, ma la mia idea è di restare in questo mondo, da cui ero fuori da qualche anno a questa parte. Diciamo che ho trovato lo stesso mondo di prima, forse molto più dimesso dal punto di vista economico. Tutte le società faticano, è difficile reperire fondi, ci sono tanti brutti segnali, un segno dei tempi della nostra economia in generale. Il calcio in sé è sempre lo stesso, la partita della domenica e vivere con i nostri ragazzi sono la cosa più bella...”

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