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Rubriche | 21 febbraio 2020, 10:30

ZOOM SULLA CASA DELLA SALUTE Il dottor Luca Allegretti

45 anni, Neuroradiologo, il dottor Luca Allegretti, da un anno è entrato a far parte della grande squadra di Casa della Salute. Recentemente ha salvato la vita a una giovane paziente affetta da trombosi massiva. E' direttore scientifico di un importante congresso in programma sabato 22 febbraio a Savona.

ZOOM SULLA CASA DELLA SALUTE Il dottor Luca Allegretti

45 anni, Neuroradiologo, il dottor Luca Allegretti, da un anno è entrato a far parte della grande squadra di Casa della Salute.
Attualmente ricopre il ruolo di dirigente medico presso l'Asl2 Savona presso l’Ospedale Santa Corona di Pietra Ligure.

Dottore, come è iniziato il rapporto con Casa della Salute?

“Un anno fa in occasione dell'apertura della sede di Multedo, la struttura cercava uno specialista che potesse gestire la diagnostica neuroradiologica, occupandosi della diagnosi delle malattie dell’encefalo, della base cranica (occhio, orecchio, seni paranasali) del midollo spinale e della colonna vertebrale”.

Dove e quando riceve, e che obiettivi si è posto con questa collaborazione?

“Ricevo presso la sede di Quarto il lunedì e giovedì mattina, ad Alessandria e Biella su appuntamento. Trovo molto interessante l'idea di questa sanità privata accessibile a tutti, e oltre a questo una sanità che si avvale di professionisti di un certo livello. Insomma mi piacerebbe che arrivasse il messaggio che non è vero che la sanità privata a basso prezzo è fatta male, ma anzi può contare su professionisti che svolgono il loro mestiere egregiamente, esattamente come fanno nel pubblico”.

Il dottor Allegretti ha recentemente partecipato ad un intervento salva vita eseguito su una giovane donna colpita da una rara patologia. La paziente risultava affetta da trombosi massiva dei seni durali cerebrali, situazione che ha ridotto la giovane in coma, poi salvata grazie alla collaborazione fra diversi specialisti dell'ospedale Santa Corona di Pietra Ligure. Allegretti, insieme al collega neuroradiologo dott. Giuseppe Ganci, assistito dall'anestesista dott.ssa Giampaola Sorace, ha operato utilizzando speciali cateteri da aspirazione e stent per il recupero del materiale trombotico. 

Dottore ci parli di questo intervento:

“Fortunatamente si tratta di una patologia rara, che spesso colpisce le giovani donne, e riguarda la trombosi dei seni durali dell’encefalo, grosse vene che drenano tutto il sangue venoso, la cui occlusione provoca ischemia cerebrale. Diagnosticarla in tempi rapidi è fondamentale, anche perché la clinica non è chiara con sintomi aspecifici come mal di testa o sonnolenza, ma si arriva a deficit neurologici importanti e a situazioni drammatiche come il coma. Questo è un intervento non comune in cui sussiste un elevatissimo pericolo di vita, poiché tutto il sistema venoso risulta occluso, ed è la situazione peggiore che possa capitare. Naturalmente abbiamo dovuto considerare la possibilità di eventuali esiti negativi. La patologia è molto delicata, oggi fortunatamente ci sono sistemi che ci aiutano, ma non è mai cosi scontato il risultato finale”.

L'attività ospedaliera dà soddisfazioni e gratificazioni differenti rispetto all'attività ambulatoriale, conferma?

“Si, io sono un Neuroradiologo interventista, ovvero uno specialista che esegue interventi per curare patologia vascolare, malformativa, di sviluppo e vascolare ischemica dell’encefalo e del midollo spinale, e patologia degenerativa, traumatica e tumorale del rachide, interventi che si svolgono prevalentemente in ospedale, dove ci sono apparecchiature di un certo livello”.

In Casa della Salute invece di cosa si occupa in particolare:

“Mi occupo della parte diagnostica mediante esami di risonanza magnetica e TC, ma in Casa della Salute c'è anche la possibilità di eseguire alcuni interventi sulla colonna vertebrale come il trattamento del dolore faccettale, radicolare o discogenico, ed anche il trattamento di patologie degenerativo-traumatiche delle vertebre (vertebrale). Nella sede di Albenga, in particolare, è presente una sala operatoria con le attrezzature necessarie e un personale di supporto altamente qualificato.”

Il dottor Allegretti è, fra le altre cose, il direttore scientifico del Congresso “Trattamento del dolore acuto e cronico del rachide con nuove tecniche neurointerventistiche” che si svolgerà a Savona sabato 22 febbraio presso la sala congressi dell'Ordine Provinciale dei medici di Savona. Casa della Salute ha voluto sostenere l’iniziativa del Dott. Allegretti e sarà presente al Congresso in qualità di sponsor. Il congresso (corso) rappresenta la seconda edizione di una serie di aggiornamenti dedicati a specialisti e medici di base e si pone l’obiettivo di approfondire le nuove tecniche neurointerventistiche per il trattamento del dolore vertebrale al fine di poter indicare la terapia mini invasiva più indicata e risolutiva per i propri pazienti. Nella mattinata si affronteranno più tematiche e saranno analizzati alcuni casi clinici. Al termine del corso sarà rilasciato un attestato di partecipazione ad ogni partecipante. Il corso sarà accreditato presso la Commissione ministeriale e riconoscerà crediti ECM per il triennio 2020-2022.

Dottore ci parli di questo congresso (corso di aggiornamento):

"Il congresso si occupa nello specifico del trattamento del dolore vertebrale, e si pone (come) l’obiettivo di far conoscere e divulgare (quello) i trattamenti che noi eseguiamo ormai da tempo; ho cominciato 15 anni al Policlinico San Martino di Genova ad occuparmi di neurointerventistica spinale, portando poi il mio bagaglio culturale e tecnico a Pietra Ligure. In questi anni abbiamo ampliato le tipologie di interventi, da trattamenti tecnicamente più semplici come infiltrazioni farmacologiche (cortisonici, ozono ecc), al trattamento di fratture vertebrali con la tecnica di vertebroplastica percutanea che garantisce ottimi risultati sia nella stabilizzazione della frattura sia di natura antalgica permettendo con interventi di breve durata di rimettere rapidamente “in piedi” i pazienti facendo loro passare un dolore difficilmente gestibile anche con farmaci oppiacei. Si parlerà, inoltre, di tipologie di interventi più complessi, con i quali al giorno d’oggi si possono trattare patologie che fino a 10 anni fa erano di pertinenza esclusiva dei chirurghi, ma che oggi con sistemi di stabilizzazione, “vertebral augmentation” ecc. possiamo eseguire anche noi, nella maggior parte dei casi in anestesia locale e in regime di day surgery".

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