A tu per tu con Umberto Serra, responsabile dei rapporti con le famiglie per quanto riguarda la Superba.
Un tuo pensiero sulla crescita della Superba come società?
<<La Superba è giovanissima, quasi una bimba; la stiamo coccolando, ma promette bene. Speriamo possa diventare una protagonista nella realtà del calcio giovanile genovese. Abbiamo un impianto completamente rinnovato, spogliatoi e manto erboso, adesso dobbiamo essere bravi ad esprimere un progetto che sia attrattivo non solo dal punto di vista tecnico. Non ho mai fatto proclami, e quindi non inizierò adesso; sono certo però che io e te ci risentiremo presto....>>.
Sei responsabile per i rapporti con le famiglie. Sono più gli oneri o gli onori?
<<Il mio ruolo è stimolante e appassionante; vogliamo creare un ambiente piacevole, improntato a valori come l’educazione, il rispetto l’equilibrio, la socialità e la sportività nel suo significato più alto. Un ambiente dove mettere al centro i ragazzi, ed intorno dirigenti, allenatori e genitori! Quindi dobbiamo fare squadra, attraverso confronto e ascolto continuo>>.
Quanto tempo occorre dedicare ad un ruolo delicato come il tuo?
<< Nella crescita della Superba il comportamento dei genitori sarà un tratto distintivo, quindi gli dedicheremo tempo e risorse>>.
Tre aggettivi per descrivere la Superba?
<<Per definire la Superba in questo momento ne bastano due: giovane e promettente!>>.