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Calcio | 20 maggio 2020, 16:37

“Niente Ligue 1 fino a settembre 2020”: la decisione del governo francese"

“Niente Ligue 1 fino a settembre 2020”: la decisione del governo francese"

La Ligue 1 ha seguito una strada diversa rispetto ai principali campionati europei. All'inizio del girone di ritorno, il Paris Saint-Germain aveva inanellato diversi risultati utili che gli hanno permesso così di ottenere una salda prima posizione in classifica, prima dello stop del 13 marzo. Il 28 aprile, poi, il primo ministro francese Édouard Philippe ha annunciato che le attività sportive sarebbero rimaste vietate fino a settembre e due giorni più tardi la LPF ha decretato la conclusione anticipata del campionato. Inevitabili le conseguenze: il titolo nazionale è stato assegnato ai parigini, che avevano 12 punti di vantaggio sul Marsiglia, nonostante una partita in meno rispetto alle 28 disputate dalla quasi totalità delle squadre della Ligue 1. Amiens e Tolosa, invece, hanno subito la retrocessione, non senza polemiche.

La Ligue 1 2019/2020 non ricomincerà, dunque. Anche se le scommesse sportive sul calcio continuano a rimanere aperte, per il momento non riguardano il pallone transalpino. Secondo il Governo, infatti, la priorità spetta alla ripresa di scuole e attività produttive. Si vogliono evitare rischi e i grandi eventi legati allo sport professionistico, che avvicinano moltitudini di persone da ogni angolo della nazionale, ne porterebbero troppi. Autorizzata, però, l’attività sportiva individuale, ma sempre rispettando le distanze di sicurezza.

Impossibile riprendere il 17 giugno, come si sperava nelle scorse settimane. Cancellare i verdetti appena stabiliti sarebbe poco sportivo e incoerente. Aver chiuso i giochi in anticipo, ad ogni buon conto, non porterà assolutamente a nulla di positivo. Il Paris Saint- Germain, nonostante la vittoria, rischia comunque perdite per oltre 200 milioni di Euro e il Lione spera ancora che lo stop al campionato possa essere revocato, considerando che qualora venisse confermato il suo 7° posto dovrebbe rinunciare alla partecipazione alla prossima edizione della Champions League. Ad essersi qualificate per quest’ultima, al momento, sono infatti il Marsiglia e il Rennes, oltre che il Paris Saint-Germain, ovviamente.

A fine estate si ripartirà con un nuovo contratto dei diritti tv che garantirà 1,1 miliardi di Euro a stagione, fino al 2024. Tuttavia, dovrà essere rivista la data della prima giornata, inizialmente fissata per il 23 agosto. Probabilmente l’avvio del prossimo campionato sarà posticipato di qualche settimana. In Francia non c’è totale certezza nemmeno sulle date di ripresa degli allenamenti, che dovrebbe avvenire al termine delle vacanze estive, se ci saranno.

Il Paris Saint-Germain ha reagito alla presa di posizione del Governo con l'intento di provare a salvare quanto possibile. I francesi non giocheranno, potranno a malapena allenarsi, eppure saranno chiamati a gareggiare lo stesso nella fase finale della Champions League. Verratti & co. hanno infatti superato gli ottavi di finale dopo diversi anni di insuccessi e devono onorare i quarti. Anche le competizioni europee erano state interrotte di colpo, quindi nessuna squadra conosce il nome del suo prossimo avversario. Il Paris Saint-Germain si è già detto disposto a giocare lontano dalla Francia pur di riuscire a rispettare le direttive della UEFA, che pretende il completamento dell’attuale edizione delle coppe europee. Insomma, la situazione rimane piuttosto ingarbugliata anche per i francesi, benché gli impegni del campionato siano stati tolti di mezzo anzitempo. Il futuro del calcio rappresenta un’incognita anche per i transalpini.

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