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Seconda categoria | 19 ottobre 2020, 11:32

SECONDA E TERZA CATEGORIA Quale destino?

Le società liguri dei gironi provinciali brancolano nel buio e chiedono delucidazioni dopo l'ultimo decreto ministeriale

Massimo Parodi del Mele

Massimo Parodi del Mele

Le società di Seconda e Terza Categoria chiedono chiarezza.

Da ieri sera stiamo ricevendo continui messaggi e chiamate di dirigenti, allenatori e giocatori che ci chiedono come va interpretato il nuovo DPCM che parla di blocco dell'attività di base e delle competizioni a livello provinciale.

Va da sè che sembrerebbero sospesi i gironi di Seconda e Terza, se prendiamo alla lettera questa frase.

Per assurdo, la Coppa Liguria di Seconda e Terza, organizzata dalla FIGC Regionale, andrebbe avanti, mentre il campionato sarebbe stoppato.

Il decreto uscito ieri è valido fino al 13 novembre, quindi si tratterebbe, almeno per ora, di uno stop di un mese, ma le società genovesi e liguri stanno già scendendo sul piede di guerra.

Non si capisce infatti il motivo della differenziazione fra Prima e Seconda Categoria. Cosa cambia? Perchè i famosi Cagnetta, Carnovale, Giacobone e Merlo dovrebbero stare fermi mentre i colleghi di categoria superiore continuano a giocare?

Si attendono in giornata sviluppi e precisazioni, più che mai necessarie anche per quelle società che puntano molto sul proprio settore giovanile e si vedrebbero improvvisamente private degli introiti provenienti dalle scuole calcio.

Senza contare che, come pensano in molti, bloccando l'attività giovanile, si rischia di perdere il controllo su bambini e ragazzi che, all'interno delle strutture e degli impianti sportivi, sono comunque portati a rispettare le linee guida del protocollo.

Insomma, forse all'interno degli impianti gestiti dalle società, all'aperto, sarebbero forse più al sicuro che al parco o in piazzetta...

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