Un Luca Ghiglione ispiratissimo il 16 marzo 1999 sfornava le pagelle di Praese-Camogli (2-1) sulle pagine di Settimana Sport.
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Praese
Fiandra, s.v.: incolpevole sul gol, si guadagna la giornata con un paio di buone uscite
Benetti, 7: oltre ad annullare il suo diretto concorrente, nel primo tempo si improvvisa attaccante colpendo la traversa con un colpo di testa.
Ardinghi, 7.5: il migliore in campo. Annulla il temuto Silvestri con grande autorità.
Oggero, 6.5: quando esce per infortunio, cala il buio sul centrocampo praese (dal 63' Teglio 5.5: gioca una mezz’oretta con poca convinzione. L’idea di tenerlo in panchina non sembra poi così malvagia).
Picchi, 7: un gol da manuale: ruba palla a centrocampo, arriva in area in poderosa percussione, duetta con Puppo e scarica un bolide di rara potenza. Per il resto, una prova positiva con spunti pregevoli.
Pastorino, 6: Pilastri gli affida il comando della difesa aggrappandosi alla sua esperienza e lui non delude.
Paini, 6.5: a dispetto della non più tenerissima età, corre instancabile per tutta la partita affiancando alla quantità piedi da Promozione.
Sternberg, 6: partita generosa, preziosa in copertura ma non eccellente in appoggio.
Puppo, 7: si regge sulle spalle tutto l’attacco praese, fa la sponda nell’azione del primo gol e tiene palla in maniera encomiabile. Esce stremato (dal 85' Fornaro, s.v., è comunque positivo che il mister si affidi a lui in un momento delicato)
Tubico, 6.5: palla al piede è delizioso, la sua punizione è una prodezza balistica da manuale. Dopo un’ora di rudezze, non resiste all’ennesima provocazione di Benvenuto e lo scalcia per scrollarselo di dosso.
Rizzuto, 6.5: il solito Pendolino, con la P maiuscola. Esce per crampi (dal 90' Bonadio, s.v.)
All.: Pilastri, 7.5: nove vittorie consecutive, il suo merito è stato quello di creare un gruppo come forse non era riuscito a fare Testa e di dare convinzioni e motivazione alla squadra. Ed è uno che ti mette sempre di buon’umore!
Camogli
Cappelletti M., s.v.: il gol di Picchi è un bolide di cui sente solo il fischio e l’aria, la punizione di Tubico una parabola di cui può solo ammirarne il tragitto.
Benvenuto, 5.5: le buone maniere non sembrano essere nel suo repertorio, riesce a stare in campo meno di un’ora, fino a che non va a provocare Tubico steso a terra.
Noli, 6: una prova senza infamia e senza lode.
Terrile, 6.5: il migliore del Camogli, non solo per il gol: macina chilometri su chilometri e tiene sempre acceso il fuoco del centrocampo bianconero.
Dalmaso, 6: rude come il compagno di reparto, ma più corretto. Poteva però evitarsi la botta alla schiena di Fiandra.
Dal Monte, 6: prova positiva, di volontà e quantità.
Cappelletti R., 5.5: non sembra essere in grado di pungere la difesa dei padroni di casa. E viene sostituito (dal 61' Romano, 6: molto movimento).
Piccardo, 6: lotta molto a centrocampo, ma patisce la miglior qualità della linea mediana praese.
Cevasco, 5: tocca pochi palloni e quelli che tocca li sbaglia. Vaga senza un preciso perché per un’ora e un quarto (dal 78', Fossati, s.v.).
Picasso, 5.5: prova a tenere in mano le redini della squadra, ma i risultati sono quelli che sono (dal 69' Rossi, s.v.).
Silvestri, 4.5: lotta e si muove molto sul fronte offensivo, poi prende per un’orecchia Picchi, tira una pietra a Fiandra e, alla seconda volta che aggredisce pesantemente il direttore di gara, si vede sventolare il cartellino rosso. Da uno come lui ci si aspetta che faccia la differenza, non che faccia il gradasso.
All.: Picasso, 5.5: forse la colpa non è sua, ma il Camogli è Silvestri-dipendente: bloccato lui, la squadra affonda. Con un attaccante così, si diceva ad inizio anno, è difficile non vincere il campionato. Ma un uomo solo non basta, e per il Camogli le speranze di promozione sono sempre più flebili.
Arbitro
Della Tommasina di La Spezia, 5.5: lascia perplessi in più di un’occasione. Non era certo una gara facile, ma più di una volta è parsa scappare dalle mani del direttore di gara.
[Luca Ghiglione]