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Calcio | 24 novembre 2020, 09:36

La lettera di Antonello Muià

Il giocatore di Lido Square, nonché tecnico delle giovanili della Superba ci lascia il suo pensiero sul momento del calcio dilettantistico

La lettera di Antonello Muià

Ecco la lettera di Antonello Muià, giocatore del Lido Square e mister delle giovanili della Superba.

"Parlare di questo argomento non è mai facile, ci sono vite in ballo, tante sono già state perse purtroppo. Non contesto le decisioni, ma contesto il metodo preso per quanto riguarda le regole. Il calcio è amicizia, contatto, insomma è giocare col pallone. Se per svolgere un' allenamento bisogna stare solamente in un quadrato senza mai neanche aver la possibilità di dare un cinque ad un compagno allora è meglio fermare tutto per un certo periodo. Però quando dico tutto mi riferisco a tutte le leve, dai più piccoli ai più grandi. Noi come giocatori di 1-2-3 categoria eccellenza e promozione non ci stiamo allenando, però le leve più piccole si, sicuramente le società se non fanno in questo modo muoiono, i genitori sicuramente richiederanno il rimborso della quota ed ecco lì che la società muore. Però se ci si ferma, bisogna fermarsi al 100%, AIUTANDO VERAMENTE le società".

 

 

 

LB

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