Calcio - 22 marzo 2021, 13:02

Il silenzio attorno a scuole calcio e settori giovanili. Il pensiero di…Marco Talatin

Il responsabile tecnico della scuola calcio del Rapallo Rivarolese: “Spiace vedere che le istituzioni pensano più al considerato calcio dei grandi e per nulla a quello giovanile”.

Il silenzio attorno a scuole calcio e settori giovanili. Il pensiero di…Marco Talatin

Tre domande per capire come stanno vivendo in questo momento le società liguri per quanto riguarda il settore giovanile e la scuola calcio.

Risponde Marco Talatin responsabile tecnico della scuola calcio del Rapallo Rivarolese.

1) Ciao Marco. Come state vivendo questo momento con la vostra scuola calcio / settore giovanile?

Stiamo vivendo lo stesso disagio di tutto il settore .Devo dire che la società ha cercato di venire incontro alle famiglie e c’è stato un buon riscontro. A livello tecnico, abbiamo cercato di trovare esercizi alternativi alla classica partita, siamo riusciti a tenere alto il morale dei nostri pur stando attenti alle varie disposizioni di DPCM.

2) Un tuo pensiero sul silenzio che ha accompagnato finora questi settori?

Spero che i presidenti e le massime cariche delle società facciano arrivare la nostra voce alle istituzioni, potremmo preparare delle proposte per la ripartenza dei campionati il prossimo anno, proposte atte a preservare i nostri ragazzi i quali sono la risorsa più importante per il calcio, purtroppo dimenticati e questo mi crea dispiacere e uso un modo gentile per esprimere il mio disappunto. Il blocco delle annate o la creazione di appositi campionati, chiamiamoli intermedi, potrebbero essere d’aiuto. In Spagna e Svizzera stanno giocando, pur con le accortezze del caso. Da noi ripartono sport al chiuso e si fanno tamponi per i giovani. Tipo il campionato Pallanuoto under 12 femminile, ripartito con tamponi due settimane fà.

3) Per la prossima stagione ripartiresti con le fasce di quest’anno?  

La prossima stagione, come ti ho detto in precedenza, dobbiamo partire con le stesse fasce, non è ipotizzabile la ripartenza facendo fare sbalzi di categorie ai ragazzi, senza aver mai fatto una gara nella categoria di appartenenza. Tutto questo ponendo in primis l’attenzione alla salute di tutti. I ragazzi si stanno allenando stando a casa, c’è già uno sconforto e un abbandono delle attività. Spiace vedere che le istituzioni pensano più al considerato calcio dei grandi e per nulla a quello giovanile. 

LB

Ti potrebbero interessare anche:

SU