Il silenzio attorno a scuole calcio e settori giovanili. Il pensiero di…Antonio D'Acierno

Tre domande per capire come stanno vivendo in questo momento le società liguri per quanto riguarda il settore giovanile e la scuola calcio.

Risponde Antonio D'Acierno direttore generale della Sestrese.

1) Ciao Antonio. Come state vivendo questo momento con la vostra scuola calcio / settore giovanile?

 E’ sotto gli occhi di tutti che sia una situazione anomala, sotto ogni punto di vista e in ogni settore compreso il nostro. Noi come tutte le altre società abbiamo continuato ad allenarci, con allenamenti individuali, grazie alla disponibilità dei nostri istruttori, alla voglia dei genitori di accompagnarli e alla tenacia dei ragazzi di venirsi ad allenare. Nessuno si era mai trovato in un contesto del genere, nessuno sa quando potrà veramente finire. Va da se quindi che tutto quello che si può dire volendo essere seri e che certe valutazioni al momento sono premature. E’ una situazione in continuo divenire e tutti si spera verso il meglio. E come tale ogni decisione proclamata sarebbe soggetta a continuo cambiamento. 

2) Un tuo pensiero sul silenzio che ha accompagnato finora questi settori?

Penso che certi SILENZI siano derivati proprio da questo ed a mio parere la trovo una cosa sensata. Quella di aspettare a parlare o disporre solo al momento opportuno e non a vanvera solo per il gusto di ricevere consensi. Tutti sappiamo quanto è importante lo sport ma, anche chi si trova a decidere lo sa. Il problema nasce da ciò che con questo contrasta in un modo o nell'altro. Infine ogni considerazione va fatta a 360 gradi e non solo per la parte che si vuole evidenziare o che interessa.

3) Per la prossima stagione ripartiresti con le fasce di quest’anno? 

Penso che sarebbe il caso di fare ripetere le fasce di quest'anno perché i ragazzi hanno perso ben due anni non uno. Il passaggio di categoria potrebbe essere uno stimolo forse per i ragazzi un attimino più pronti.