Tre domande per capire come stanno vivendo in questo momento le società liguri per quanto riguarda il settore giovanile e la scuola calcio.
Risponde Emanuele Cola responsabile della settore giovanile del Varazze
1) Ciao Emanuele. Come state vivendo questo momento con la vostra scuola calcio / settore giovanile?
Situazione drammatica. La stiamo vivendo come tutti ma non abbiamo mai mollato e grazie ai nostri mister siamo sempre andati sul campo attenendoci ai protocolli. Abbiamo voluto tenere gli allenamenti attivi anche distogliere un poco i ragazzi dalla play station o dall’ozio che in questo momento li attanaglia. L’abbiamo vissuta in maniera buona ma allenare sempre i ragazzi individualmente non è facilissimo.
2) Un tuo pensiero sul silenzio che ha accompagnato finora questi settori?
Si apre un divario enorme. Si doveva dare un segnale che andava in contrasto con la ripartenza dell’Eccellenza. Avrei pensato più a una ripartenza dei settori giovanili. E’ un silenzio che fa male perché il futuro passa attraverso i bambini e le società hanno dovuto comunque già pagare tesseramenti e tasse di campionato. Credo che una giustificazione o un commento in merito alla non ripartenza credo fosse un atto dovuto.
3) Per la prossima stagione ripartiresti con le fasce di quest’anno?
Non so se bloccherei le fasce. Andrei avanti perché poi arrivano all’età delle prime squadre con un anno in meno di juniores. Alla fine l’età che li porta fuori dal settore giovanile è quella che li accompagna in prima squadra. Poi che il campionato si chiami allievi o giovanissimi non credo importi perché ad esempio i 2005 giocherebbero sempre contro i 2005 e i 2007 sempre contro i 2007 e via dicendo. Credo che poi il fatto che giochino in una determinata categoria cambi poco anche se col cambio di campo da 5 a 7 a 9 a 11 nell’età che li riguarda c’è un po' di differenza per gli spazi occupati e per il numero di palloni toccati e sarebbe forse più utile, per la loro crescita, non cambiarle.
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