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Calcio | 06 aprile 2021, 00:01

TANTI AUGURI A... Gabriele Lunghi

L'ex giocatore di San Lorenzo e GRF oggi compie gli anni e risponde alle 10 domande

TANTI AUGURI A... Gabriele Lunghi

Ciao, 10 domande per IL GIORNO DEL TUO COMPLEANNO per www.settimanasport.com

Ciao, rispondo volentieri alle domande seppur la mia carriera calcistica sia stata breve e di basso profilo 😁 

1 Tanti auguri, come festeggerai oggi?

1 Grazie! Festeggerò con la mia compagna, in attesa di poter brindare con familiari ed amici

2 Come stai vivendo questo momento così difficile per tutti noi?

2 Mi ritengo fortunato perché dal punto di vista lavorativo il periodo è stato, ed è tuttora, molto intenso, quindi ho potuto dedicarmi completamente a questo aspetto della mia vita. Tuttavia la mancanza delle grandi tavolate con amici e parenti e l'impossibilità di viaggiare alla scoperta del mondo si fa sentire, ma sono certo che quando l'emergenza si attenuerà saremo in grado di goderci con maggiore consapevolezza tutto ciò che abbiamo sempre dato per scontato.

3 Un passo indietro: nella tua carriera calcistica più ricordi, rimorsi o rimpianti?

3 Assolutamente molti bellissimi ricordi: a partire dalla trafila nel settore giovanile della Sammargheritese, dove spesso eravamo la squadra da battere e ci siamo tolti molte soddisfazioni, passando poi per l'esordio in prima squadra nella Corte di mister Camisa (come poi ha dimostrato la sua carriera, un lusso per la prima categoria) con la quale terminammo il campionato al secondo posto dietro al G.R.F.. Meno felice, quantomeno a livello di risultati, il campionato successivo in promozione con il G.R.F. culminato con un'amara retrocessione. Il rimpianto più grande è quello di non aver mai saputo coniugare al meglio gli impegni scolastici prima e lavorativi poi con la passione per il pallone. 

4 Qual e' la squadra a cui sei rimasto piu affezionato?

4 La risposta è semplice: senza dubbio il San Lorenzo, dove grazie ai fratelli De Trizio e ad Alberto Balsi ho ripreso a giocare, seppur per poco più di una stagione, dopo un periodo di inattività. L'annata 2011/12 ci ha visto protagonisti di una storica promozione - via playoff - in prima categoria. Un grande gruppo dentro e fuori dal campo, ricordo sempre con grande piacere l'ultima decisiva partita in casa contro la Calvarese nella quale segnai il primo gol e vincemmo 3-2. Quell'anno, giocando largo a destra nel 352 di mister Chiappara, ne feci 7 tra campionato e playoff, ma ne avrei potuti fare molti di più se solo non mi avessero montato i piedi al contrario.

5 Tra 10 anni dove ti vedi: ancora “sul campo”, e in che ruolo?

5 Tra dieci anni mi auguro di poter essere sugli spalti del Broccardi a guardare in silenzio mio figlio tirare i primi calci al pallone, così come mio padre ha fatto con me.

6 Qual è la cosa piu bella e importante che hai imparato o che ti ha lasciato il mondo del calcio? E la piu brutta?

6 Indubbiamente lo spirito di appartenenza ad un gruppo. Qualsiasi sia la categoria, qualsiasi siano le capacità di ciascuno di noi, credo che la sensazione di essere uniti per raggiungere un obiettivo sia la più appagante a cui si possa aspirare. Al tempo la sensazione più brutta era il rimuginare su errori commessi durante la partita, ma pensandoci adesso credo che quella sia proprio la chiave di volta per riuscire al meglio in ciò che si sceglie di fare.

7 Aggiungi o togli una regola al calcio: cosa sceglieresti?

7 Assolutamente toglierei la regola dei giovani in qualsiasi categoria. A mio modo di vedere il salto di categoria bisognerebbe conquistarselo sul campo. A rigore di logica un ragazzo che si applica tra i 16 e i 30 anni dovrebbe sviluppare un processo evolutivo, invece in molti casi a causa di questa regola ci si trova di fronte ad un'involuzione: sono più i giovani che partono dall'eccellenza per finire in prima categoria piuttosto che quelli che fanno il percorso inverso.

8 Diventi presidente di una squadra dilettantistica: a chi la faresti allenare e che colori sceglieresti

8 Rispondo con una battuta che ha però un fondo di verità: con Gianpi De Trizio in panchina non ricordo sconfitte. Andando oltre a questa battuta, la affiderei a Beppe Maisano, che non conosco personalmente, ma la Sestrese degli argentini è stata una squadra mitologica. Colori sociali: gialloblù. 

9 Un calciatore di serie A per amicizia viene a giocare nella tua squadra: chi vorresti che fosse?

9 Domenico Berardi, uno dei pochi connazionali che mi fa intravedere qualche spiraglio di luce. 

10 Genoano o sampdoriano o.... un giudizio sulla stagione della tua squadra del cuore

10 Milanista. Finora un'ottima stagione, peccato che quest'anno l'Inter sia una macchina da guerra, ma se finiremo nelle prime quattro avremo raggiunto l'obiettivo e finalmente potremo tornare a giocare la Champions League. Speriamo piuttosto che la dirigenza rinnovi i contratti importanti in scadenza. Buona Pasqua!

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