Anche nel mondo dello sport le decisioni, quelle importanti che ti possono cambiare una carriera, possono dare risvolti estremamente positivi oppure affossarti ancora di più. La scelta che ha fatto Jesse Lingard, esterno offensivo classe 1992, nativo di Warrington, è stata decisamente complicata, soprattutto per ragioni di cuore.
Infatti, come spiegato nel corso di una bellissima intervista rilasciata alla piattaforma di scommesse calcio Betway, Lingard ha amato fin da piccolo i colori dei Red Devils e ha coltivato, esattamente come ogni altro bambino che è nato in quelle zone, il sogno di scendere in campo proprio con quella maglia.
Sul famoso blog sportivo L’insider si può ascoltare tutta la chiacchierata in questione, in cui Lingard mette in evidenza quanto sia stato fondamentale ritrovarsi, soprattutto dal punto di vista mentale, dopo che era caduto in una sorta di vortice nel corso degli ultimi mesi della sua esperienza con il Manchester United.
Il calo di prestazioni allo United e il passaggio agli Hammers
La storia con i Red Devils è lunga ed è una di quella che, di solito, dovrebbero finire con il lieto fine. In questo caso, si stava per sfilacciare completamente, salvo poi, probabilmente, trovare ancora una sua logica a gennaio, quando Lingard, di comune accordo con la dirigenza dello United, sceglie di cambiare aria e di vivere una nuova esperienza con un’altra maglia in Premier League, quella del West Ham.
Mai trasferimento fu più salutare. Infatti, nel giro di pochissimo tempo, le prestazioni di Lingard cambiano completamente volto, ma in tal senso va dato ampio merito anche a quello che ha saputo fare, soprattutto a livello psicologico, il tecnico Moyes, bravissimo a motivare Lingard esattamente nel modo in cui, probabilmente, aveva bisogno.
Così, ecco riapparire i suoi dribbling fulminanti, così come quello scatto bruciante che tanto aveva impressionato gli scout del Manchester United, quando non si fecero scappare l’occasione di portarlo nell’Academy dello United. E se persino Sir Alex Ferguson si era accordo delle qualità del buon Jesse, allora vuol dire che c’erano tutte le premesse perché la sua storia d’amore con lo United potesse diventare indimenticabile.
Trascina il West Ham in Europa League
Dopo il debutto con la prima squadra, quando già Sir Alex era andato in pensione, l’esterno offensivo riesce a conquistare sempre di più la fiducia dei suoi allenatori. Una volta aver raggiunto la titolarità, però, ecco che Lingard cominciare a lasciar per strada quella convinzione nei propri mezzi che l’avevano portato a diventare un vero e proprio perno nell’organico dei Red Devils. D’altra parte, i vari allenatori che si sono seduti sulla panchina del Manchester United dopo Ferguson, probabilmente non hanno trovato il modo di valorizzarlo a dovere.
Cosa che, invece, ha fatto, e alla perfezione, Moyes, che ha messo Lingard al centro del progetto, facendone un titolare inamovibile. E le prestazioni dell’esterno offensivo inglese sono migliorate nettamente, anzi sono radicalmente cambiate. Tra scatti e dribbling, infatti, sono arrivati i primi gol e poi assist. Non pochi, ma tanti assist.
E anche la storia del West Ham in Premier League è cambiata. Rispetto alle prospettive di inizio stagione, infatti, è cambiato qualcosa. Il gruppo ora crede molto di più nel riuscire a raggiungere una posizione di alto livello in classifica e le prestazioni di Lingard trascinano gli Hammers fino in zona Champions League. Poi, quest’ultimo obiettivo sfugge di mano, ma la qualificazione alla prossima Europa League è un traguardo che non va sottovalutato e che è frutto semplicemente di una seconda parte clamorosa di Lingard e compagni. Adesso Jesse farà ritorno allo United, che ha cambiato idea sul suo conto, con Solskjaer pronto a riproporlo in pianta stabile da titolare, a patto che Lingard sia d’accordo, ovviamente.