/ Calcio amatoriale
Lavoro in Italia

Cerca sul sito

Vai all'archivio ›

Calcio amatoriale | 04 dicembre 2021, 00:14

CALCIO UISP Campionato a 7 Maschile, alla scoperta del S. Ciro Eremita con Gilles Fedeli

CALCIO UISP Campionato a 7 Maschile, alla scoperta del S. Ciro Eremita con Gilles Fedeli

Dopo le prime due interviste delle scorse settimane a Simone Di Biase del Saint Trappa ed Elena Manara della Valponte, questa settimana abbiamo intervistato Gilles Fedeli, giocatore del S.Ciro Eremita che affronta il Campionato a 7 Giocatori UISP, giunto già alla 4° giornata.

 

Che valore ha per voi essere potuti finalmente tornare a giocare un campionato UISP dopo un anno e mezzo di pandemia?

 

“A tutti quanti è mancato tanto. Qualcuno ha deciso di non giocare più, ma al gruppo mancava tanto dopo un anno e mezzo. Ci ha fatto “strano”. Molte squadre si allenavano, noi ci siamo incontrati e abbiamo invece fatto qualche partitella solo qualche settimana prima dell’inizio del campionato. Eravamo molto vogliosi di iniziare”. 

 

Come è stato l’inizio di campionato del San Ciro Eremita?

 

“Siamo una squadra nuova quest’anno, con tanti innesti. Il San Ciro Eremita è stato fondato nel 2001, è una formazione si protrae da ormai vent’anni. Sono entrato in questa squadra tramite un collega che mi ha invitato a farne parte quattro o cinque anni fa. I vecchi fondatori hanno smesso e io mi sono preso l’incarico di portare avanti la storia del San Ciro: ci tenevamo e siamo andati avanti. Tutto sommato in questo inizio è andata bene”. 

 

La storia del San Ciro Eremita? 

 

“Erano alcuni compagni di scuola che hanno deciso di fondare questa squadra. Al momento della prima iscrizione, da quanto mi è stato raccontato, gli chiesero ovviamente il nome della società: non sapevano che nome dare. Hanno però visto un santino sulla scrivania della UISP che richiamava San Ciro Eremita e così hanno chiamato la squadra. In passato hanno anche ottenuto grandi risultati, ma c’è sempre stato un grande clima goliardico: che si vinca 10-0 o che si perda 10-0 non ci si rimprovera mai. Lo spirito resta sempre lo stesso”. 

 

Un aneddoto o una curiosità che ti lega al San Ciro Eremita in questi anni?

 

“Quando sono entrato io, ci “arrabattavamo” un pochino con le magliette. Ora le abbiamo rifatte tutte nuove, ci siamo inquadrati, ma ci fu una partita in cui arrivammo senza magliette. Prendemmo alcune magliette bianche, ci facemmo dare lo scotch dal bar di via Terpi e facemmo i numeri con quello. Fu una cosa simpatica e la prendemmo in ridere, e con noi anche l’arbitro”.  

Ti potrebbero interessare anche:

Prima Pagina|Archivio|Redazione|Invia un Comunicato Stampa|Pubblicità|Scrivi al Direttore