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Eccellenza | 20 gennaio 2022, 10:22

CADIMARE Alla scoperta del nuovo mister, Marco Cenderelli

Per lui esordio stasera nel recupero col Canaletto: "Gioco contro un maestro come Plicanti, ma in campo vanno i ragazzi, e i miei non hanno nulla da invidiare agli avversari"

CADIMARE Alla scoperta del nuovo mister, Marco Cenderelli

(Cenderelli esulta dopo un gol nel 2016 in un San Desiderio-Tarros)

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Marco Cenderelli, classe 83, è stato attaccante di Sarzanese, Fezzanese, Ortonovo, Colli di Luni, Casarza, Sarzana, Tarros. Ha iniziato ad allenare a 24 anni coi settori giovanili mentre giocava, oggi è alla prima esperienza alla guida di una prima squadra col Cadimare. Stasera per lui esordio assoluto nel recupero col Cadimare.

Mister, come arrivate a questa partita dopo la lunga sosta?

"Abbiamo rinviato prima di Natale col Canaletto perchè non avevamo il campo, poi a gennaio col Campomorone perchè loro avevano tanti positivi. Noi fortunatamente ce la siamo scampata, con soli due tre casi rientrati presto. La società ha usato tutte le precauzioni, ci siamo imposti l'obbligo morale di fare un tampone ogni 3 giorni e controllarci spesso".

Come hai trovato la tua squadra?

"Premesso che non conosco il mio predecessore, e non conoscevo prima i ragazzi, ho trovato una squadra scarica a livello mentale, ma con giocatori importanti, che meritano di stare in Eccellenza, anzi alcuni di loro potrebbero stare benissimo anche in una categoria superiore".

Che obiettivo ti sei posto?

"Dobbiamo ragionare di partita in partita, chiaro che toglierci dall'ultimo posto è la cosa fondamentale, e poi provare a risalire la china. Il mio primo obiettivo è dare compattezza al gruppo, e poi sperare di arrivare ai playout in una condizione psicofisica ottimale".

Dopo tanti anni di settore giovanile, per te è la prima volta con una prima squadra?

"Si, è la prima esperienza alla guida di una prima squadra prima. Il grande Alfio Spagnoli mi disse in tempi non sospetti che avevo la stoffa dell'allenatore, ho iniziato a 24 anni con il settore giovanile dell'Ortonovo, poi Colli di Luni, Tarros, Atletico Carrara, Spezia. Quest'anno ho rifiutato le giovanili di Pietrasanta, Capezzano, Forte dei Marmi, e due chiamate dalla Prima categoria toscana. Ho accettato il Cadimare perchè mi ha allettato la categoria, nella mia testa volevo mettermi subito alla prova per vedere se ho le qualità per fare l'allenatore a certi livelli".

Cosa pensi della tua squadra?

"Credo che questa squadra abbia le potenzialità per tirarsi su, non voglio neanche pensare all'ultimo posto. Ci restano 7 partite, alla squadra chiedo pochi discorsi e tanti fatti, voglio una squadra agguerrita su ogni pallone, non arrendevole, che abbia coraggio, una squadra alleggerita mentalmente, che sappia giocare divertendosi".

Esordio difficile stasera, subito un derby con una squadra in gran forma:

"Il Canaletto è un osso duro, squadra che gioca bene e molto compatta, guidata da un grandissimo allenatore, Plicanti per me è un maestro, ma in campo ci vanno i giocatori. Sarà un bel banco di prova per noi, ma non abbiamo nulla da invidiare al Canaletto".

C'è qualche allenatore dei dilettanti e dei prof a cui ti ispiri?

"Allora, innanzitutto devo ringraziare mister Marco Corrado perchè ha fatto il mio nome quando gli hanno chiesto un parere su un allenatore che avrebbe potuto rilanciare il Cadimare. Riguardo ai prof, mi piacciono gli allenatori tenaci come Klopp, Conte, Allegri, pratici e concreti".

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