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Calcio | 21 gennaio 2022, 00:01

TANTI AUGURI A... FRANCESCO GALLENO "Vorrei ritornare a lavorare per il Sestri Levante, una realtà unica"

L'ex allenatore di Monterosso, Monver, Athletic Chiappa, Levanto, Vecchio Levanto, Valdivara e Sestri Levante juniores oggi compie gli anni e risponde alle 10 domande

Galleno con Marcello Lippi

Galleno con Marcello Lippi

Ciao 10 domande per il tuo compleanno per Settimanasport.com

1 - Tanti auguri, come festeggerai oggi?

Grazie! Festeggerò a casa con la famiglia ma festeggerò due volte, il compleanno e la fine della quarantena che finirà il giorno stesso, essendo stato positivo al Covid da poco. Per fortuna l’ho preso in forma lieve ed è passato come un’influenza.

2 - Il Covid 19 secondo te ci ha migliorato o ci ha peggiorato ?

Il Covid, come tutti momenti difficili, nel bene e nel male ha tirato fuori la nostra vera essenza. Nè migliori, nè peggiori, ci ha dato una bella sveglia dì cui avremmo fatto tutti serenamente a meno.

3 - Esprimi un desiderio legato al calcio: cosa vorresti che si realizzasse ?

Nell’ultimo anno sono cambiate un bel po' dì cose nella mia vita professionale, vorrei riuscire a ritagliarmi del tempo per ricominciare ad allenare. Ci sto lavorando, ci siamo quasi.

4 - C’è una partita che vorresti rigiocare o un episodio che vorresti cancellare dalla tua carriera calcistica ?

Vorrei cancellare Athletic Chiappa-MonVer del 2012, per tutto ciò che è successo dopo la partita, dentro e fuori dal campo. Vorrei rigiocare Valdivara-Sammargheritese dì Eccellenza. Non credo che sarebbe cambiato il nostro destino ma in quel momento si era appena aperto il mercato e con una classifica diversa forse avremmo convinto qualche giocatore in più a darci una mano. Chissà…

5 - Cosa sarebbe la vita senza calcio ? Come lo rimpiazzeresti ?

Il lavoro mi porta via tante energie ma non ho mai provato nemmeno ad immaginarmela una vita senza calcio. Non ci riesco.

6 – Secondo te l’Italia andrà ai Mondiali ? Hai fiducia in Mancini ?

Mancini ha fatto una cosa enorme in estate. Ha vinto puntando sul gioco, merce rara per ancora tanti dì noi Italiani. Massima fiducia in lui, purtroppo il nostro campionato è dì un livello troppo distante dai top europei e paghiamo da anni scelte che vengono da lontano. Qualificarci sarebbe importantissimo per dare continuità ad un lavoro che merita dì proseguire e per coltivare quella mentalità che, con tantissima fatica, stiamo cercando dì migliorare.

7 – Se dovessi identificare il calcio con un unico protagonista del presente o del passato che nome faresti e perché ?

Nessun dubbio, Johan Cruijff. Ha cambiato questo sport prima da giocatore, poi da allenatore e in fine da dirigente.

8 – Nel tempo libero : meglio un libro, un film , buona musica o?

Suono, leggo, guardo meno la tv ma da un paio d’anni coltivo l’arte della panificazione. Dal primo lockdown è diventata una costante. Mi piace impastare e provare sempre cose nuove. Che poi è un po’ come col calcio. Ti formi, studi, tenti, ritenti, impari dagli errori, metti in pratica gli insegnamenti, devi gestire tanti ingredienti e tante variabili.

9 – Ti regalano due biglietti per una destinazione che puoi scegliere : con chi vai e dove vai ?

Sud Africa, Falls Bay, a vedere da vicino il grande squalo bianco nel suo habitat naturale. Mia moglie ha già fatto sapere dì non essere interessata quindi ne approfitterei per fare un viaggio in solitaria.

10- Se potessi rivivere il momento più bello della tua vita quale sceglieresti ?

Con quello che succede nel mondo in questo momento, prendiamo le giuste distanze dalla realtà e parliamo di calcio. Ho due desideri. Vorrei tornare a lavorare per il Sestri Levante, realtà unica in tutto il panorama calcistico regionale e non. Un ambiente fantastico, che ti fa sentire un professionista. Un luogo magico dove ho lasciato il cuore. E poi vorrei  rivivere la finale Playoff MonVer-Beverino che ci ha promossi in 1 cat, sette mesi dopo l’alluvione 2011. Allenavo la squadra del mio paese, anzi dei miei paesi, eravamo tutti ragazzi dì Vernazza, Monterosso e Brugnato, i luoghi più colpiti, e avevamo perso quasi tutto sotto al fango. Quella sera, anzi quella nottata, e le persone con le quali l’ho passata, non le dimenticherò mai.

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