Serie A - 14 febbraio 2022, 15:07

Ibra, Pedro, Dzeko: la Serie A è ancora anni '80

Dzeko e Yoshida in un Samp-Inter dello scorso settembre

Dzeko e Yoshida in un Samp-Inter dello scorso settembre

In ambito sportivo, si sa, intorno ai 35 anni si inizia ad essere “vecchi”. Le prestazioni fisiche calano, arrivano magari infortuni o quelli avuti in gioventù pesano sulle attuali condizioni. Certo è che molti giocatori, magari fuoriclasse in giovane età con problemi di “testa”, vanno a sommare alla bravura anche l’esperienza, diventando preziosi per i club in cui giocano. Nel presente, in Serie A ci sono diversi “vecchietti” di tutto rispetto, che hanno vinto tanti titoli in passato e puntano a vincerne ancora oggi. Vediamoli insieme.


Classe 1981, Zlatan Ibrahimovic “re” di Svezia, è considerato uno dei calciatori più forti e completi della sua generazione. Nella nazionale svedese è considerato una benedizione, ha segnato il numero più alto di reti di qualunque giocatore (120 reti di cui 62 in partite ufficiali), ha partecipato a due campionati del mondo nel 2002 e nel 2006 e a quattro campionati d’Europa, ma non ha mai vinto trofei, con la nazionale. Perché, invece, nei club ha conquistato ben 31 trofei, tra i più vincenti di sempre. La sua carriera ai grandi livelli parte dall’Ajax dove, tra il 2001 ed il 2004 vince due campionati olandesi, la Coppa e la Supercoppa dei Paesi Bassi nel 2002. Nel 2004 approda in Italia nel primo dei 3 club in cui giocherà, la Juventus, con cui vince lo scudetto (che poi sarà revocato a seguito di Calciopoli). Nel 2006 arriva all’Inter, vince la Supercoppa Italiana e lo scudetto, che bissa la stagione successiva diventando anche capocannoniere grazie alle 25 reti messe a segno in 35 partite. Nel 2009 vola in Spagna, al Barcellona, con cui vince la Supercoppa di Spagna, il campionato, la Supercoppa UEFA e Mondiale per club 2009. L’anno seguente rientra in Italia, stavolta in maglia rossonera, con cui vince lo scudetto, ottavo titolo nazionale consecutivo per Ibra. È un giocatore prolifico, vincente, che insieme a titoli fa incetta anche di provvedimenti disciplinari per comportamenti scorretti in campo. Nonostante questo, anche nel 2012 vince la classifica marcatori diventando il primo giocatore ad ottenere questo titolo vestendo maglie differenti. Lo stesso anno però decide di lasciare l’Italia per la Francia, viene ingaggiato dal PSG per un contratto che fa di lui il giocatore più pagato della Ligue 1. Vince il campionato e il titolo di capocannoniere con 30 reti segnate, è il miglior assist-man ed ottiene il premio come miglior giocatore. Per tre stagioni di fila vince la Supercoppa di Francia, per quattro stagioni di fila il campionato francese e per tre volte è capocannoniere. Prima di cambiare maglia vince anche la Coupe de France, poi si trasferisce al Manchester Utd dove, a febbraio 2017 vince la Coppa di Lega. Problemi fisici lo tengono poi lontano dal campo, al suo rientro non si integra nel gruppo e finisce la stagione col Galaxy negli USA. Nel 2020 lo svedese torna al Milan e da allora continua a segnare ed essere, nonostante l’età, un giocatore prolifico e assolutamente importante per la squadra. Al momento preoccupa la sua condizione fisica per un problema al tallone d’Achille e si attende la decisione di club e giocatore per un eventuale rinnovo contrattuale.


Classe 1986, Edin Dzeko veste oggi la maglia dell’Inter e della nazionale bosniaca in qualità di attaccante. Esordisce in Bosnia e segue la Repubblica Ceca, ma è nel Wolfsburg che ottiene il primo titolo vincendo la Bundesliga. In quattro anni con la maglia biancoverde gioca 111 partite segnando 66 reti solo in campionato. Conquista il titolo di capocannoniere del campionato tedesco nella stagione 2009-2010. I quattro anni seguenti veste la maglia del Manchester City dove, tra il 2011 ed il 2015, conquista due campionati inglesi, una Coppa d'Inghilterra, una Supercoppa e una Coppa di Lega per cui si assegna anche il titolo di capocannoniere. Vola quindi nel 2015 alla Roma e ci resta per ben sei stagioni diventando il miglior marcatore straniero del club segnando 119 reti, primo marcatore della stagione 2016/2017. Nel 2021 è passato all’Inter con cui lo stesso anno ha vinto la Supercoppa italiana. Ad oggi in campionato è a quota 10 gol su 23 partite giocate, viene definito dal collega Nainggolan il “giocatore più forte con cui ho giocato”. Con l’Inter quest’anno potrebbe vincere il campionato, tra le Scommesse Serie A potremmo anche vedere quali sono le quotazioni per primo marcatore della stagione, quali per lui, Ibra, o il prossimo “vecchietto”.


Classe 1987, Pedro Eliezer Rodriguez Ledesma, noto come Pedro, è un giocatore spagnolo, attaccante, ora in forza alla Lazio. È l’unico ad aver vinto tutti i maggiori tornei internazionali sia con i club sia con la nazionale. La sua carriera inizia in Spagna nelle giovanili di San Isidro e Barcellona. Dal 2005 al 2015 milita nel club catalano. Durante la stagione 2008-2009 vince tutte le competizioni con i blaugrana: la Liga, la Coppa dei Re, la Champions League. La stagione seguente vince la Supercoppa Europea, segnando un gol proprio in finale entrando al posto di Ibra. Diventa il primo giocatore a segnare in sei competizioni differenti in una singola stagione (Liga, Champions, Coppa del Re, Supercoppa di Spagna, Supercoppa europea e Mondiale per club). Vince nuovamente il campionato, e la Champions contro il Manchester Utd. Nel 2015 ancora vince il campionato spagnolo e, prima di lasciare la squadra, la Supercoppa UEFA in cui segna il gol decisivo. della vittoria. Tra il 2015 ed il 2020 è in Premier League nelle fila del Chelsea con cui vince una Premier League, una FA Cup ed una Europa League con un tabellino di 43 gol e 28 assist in 206 partite disputate.

Gioca la stagione 2020-2021 alla Roma ma problemi tecnici ed il poco gioco per le scelte del ct Mou lo spingono a lasciare la squadra dopo una sola stagione ed oggi alla Lazio ritrova quello che era già stato suo ct al Chelsea, Maurizio Sarri. Con la maglia della nazionale vince il Campionato del Mondo nel 2010 e l’Europeo del 2012.

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