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Attualità | 11 giugno 2022, 13:28

ELEZIONI AMMINISTRATIVE GENOVA/GIUGNO 2022 - Cristina Lodi: "Partiamo insieme per una nuova sfida"

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ELEZIONI AMMINISTRATIVE GENOVA/GIUGNO 2022 - Cristina Lodi: "Partiamo insieme per una nuova sfida"

Con grande emozione e trepidazione mi sono messa a disposizione del mio Partito e del candidato sindaco Ariel Dello Strologo.

Tanti sono i motivi che mi hanno spinto a ricandidarmi come consigliera comunale alle elezioni amministrative del prossimo 12 giugno con il Partito Democratico, nella coalizione 
di centrosinistra.
Credo che Genova possa rinascere e affermarsi con il coraggio delle nostre idee, con una solida visione del futuro e con la capacità politica e amministrativa che sappiamo esprimere, traendo energia dalle profonde radici che la nostra città e il nostro partito hanno nella loro storia e nei valori.
Come coalizione di centrosinistra e come principale partito di questa area, abbiamo la responsabilità di aprire una nuova stagione che veda Genova protagonista sulla scena nazionale, capace di adeguarsi agli standard europei traendo il massimo beneficio dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza e dai fondi europei, che consentono di guardare al futuro con un più concreto ottimismo.
Dobbiamo, uniti, riprenderci l’amministrazione del nostro territorio perché Genova merita di essere una metropoli europea in linea con gli standard dello sviluppo sostenibile per
crescita economica, impatto sociale e gestione ecologica, come suggeriscono i 17 obiettivi dell’Agenda 2030.
Genova merita di tornare a essere una città democratica: la città dei diritti e del dialogo, la città dove si accendono le occasioni dell’incontro e dell’ascolto con le persone e con i 
territori.
Genova merita di tornare a essere una città di cultura, non un contenitore, ma un luogo di produzione della cultura e delle politiche culturali. Deve avvenire per il suo immenso patrimonio storico, artistico e culturale, per le esperienze e competenze che esprime. Perché solo dalla cultura germogliano la democrazia, i valori, l’uguaglianza, il rispetto per
 le persone e per le cose e – non ultimo – lo sviluppo economico.
La Genova che immaginiamo nasce da una strategia progettuale che tenga conto innanzitutto del tessuto sociale e dei suoi bisogni. Una città della prossimità, dove tutti i quartieri possano offrire alle cittadine e ai cittadini servizi accessibili e di qualità, strutturati in base alle diverse esigenze che possono avere donne e uomini, ragazze e ragazzi, bambine e bambini.
La Genova che abbiamo in mente è una città europea capace di creare lavoro qualificato, soprattutto per giovani e donne e, allo stesso modo, capace di ricollocare chi dal mercato del lavoro è uscito e ha difficoltà a rientrare. Una città che sostiene l’imprenditorialità e riconosce e valorizza le nostre diverse vocazioni: porto e blue economy, industria pesante e high-tech, cultura, turismo, servizi avanzati. Generando sviluppo e attraendo nuova impresa, con un’amministrazione che rappresenti un alleato e non un ostacolo. Con un lavoro continuo di scambio e supporto tra impresa, università, centri di ricerca e mondo della scuola.
La Genova che desideriamo è una città a misura di chi è più fragile, con un welfare più vicino alle persone. Per questo dobbiamo potenziare i servizi territoriali e la capacità di 
rispondere in modo integrato e sinergico mettendo in rete le competenze delle diverse istituzioni e il terzo settore, attraverso costanti meccanismi di co-progettazione.
La Genova a cui aspiriamo è una città che metta al centro la sostenibilità e la tutela ambientale. Oggi la concorrenza internazionale tra le grandi città ha come elemento di valutazione la qualità dell’ambiente: una città diventa più attrattiva se è sostenibile. Riconversione energetica degli edifici e dei mezzi, trasporto pubblico green, lotta al rischio idrogeologico, supporto alla nascita di comunità energetiche sono alcune delle sfide che ci 
aspettano.
La Genova che vogliamo è la città dei diritti e dell’accoglienza. Una città aperta, attrattiva, strategica, capace di guardare al futuro e di farlo in modo “contemporaneo”, di tenere insieme innovazione e diritti, coesione ed equità, socialità e sviluppo. La nostra città ha ricevuto nel 1947 la medaglia d’oro al valore militare per la Resistenza. Dobbiamo rivendicarne il significato e le parole. Oggi più che mai, abbiamo bisogno di ripartire da quei valori e di ricostruire intorno a essi un movimento democratico, progressista ed energico.
Diritti, solidarietà e socialità sono i valori che più sono mancati in questi anni, in una città che oggi appare frammentata e disorientata. Servono scelte forti e coraggiose per la
nostra città, per evitare lo spopolamento, la fuga dei cervelli, l’abbandono e la solitudine di
persone e territori.
Spinta da un amore viscerale, da una grande passione, dall’affetto di tante persone e dalla voglia di tornare a governare, non vedo l’ora di tornare a lavorare per rendere Genova una città in cui i cittadini e le cittadine possano vivere serenamente e possano vedere rispettati tutti i propri diritti. Una città di cui andare fieri, in cui credere e in cui riconoscersi.

Per tutto questo vi chiedo fiducia con il vostro voto, prezioso come sempre.

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