Rugby - 09 settembre 2022, 13:11

CUS GENOVA | Corona convocato per il Raduno della Nazionale U20 di Rugby a Treviso

CUS GENOVA | Corona convocato per il Raduno della Nazionale U20 di Rugby a Treviso

Dopo la convocazione del martellista Davide Costa ai Campionati del Mediterraneo U23 il CUS Genova si tinge ancora di Azzurro. Aramis Corona, giocatore del CUS Genova Rugby, è stato infatti convocato per il Raduno della Nazionale U20 di Rugby in programma a Treviso tra il 12 e il 15 settembre.


Nato rugbisticamente al CAP ma cresciuto con sangue cussino nel settore giovanile biancorosso, Aramis sarà uno dei 27 giovani atleti a prendere parte al raduno, dei quali ne saranno selezionati 23 impegni agonistici. Una notizia accolta con festa all’interno della prima squadra degli Universitari, impegnata nel campionato di Serie A, nel quale il classe '03 si è contraddistinto già nella scorsa stagione, partendo anche titolare in più sfide.


«Questo era il sogno di una vita», racconta Corona, «da quando ho iniziato a giocare a rugby avevo il sogno di essere convocato». Un momento, quello in cui ha saputo della convocazione, di cui ricorda ogni istante. «Ricordo che ero nel letto quando ricevetti una chiamata da un numero sconosciuto», racconta emozionato, «ero tentato di non rispondere ma una "vocina" dentro di me mi ha detto di non ignorare una chiamata». Quale la frase d’esordio? «Siamo la Federazione, ci servirebbe il tuo indirizzo email».


«Mi era stato anticipato in società che ci fosse un progetto su di me e altri atleti», continua il rugbista, «ma non avrei mai pensato si parlasse di Azzurro». Arriva quindi, come accade solitamente in questi casi, il momento dei ringraziamenti. «Devo ringraziare la società e tutto lo staff tecnico per essermi sempre stati dietro in ogni momento», aggiunge, «anche nei momenti più difficili».


«Il rimpianto più grande è che non ci sia più mio nonno», confida emozionato, «colui che mi ha fatto appassionare a questo sport». «Devo veramente tutto alla mia famiglia», aggiunge, «in particolare a mio nonno ma anche a mio padre», una figura chiave nella sua crescita: «Mi è stato dietro dopo tutti gli infortuni, quando mi sono rotto per esempio il crociato a 15 anni, ed è colui che mi ha dato la forza nei momenti più bui».

 

Quale l’obiettivo? «Sicuramente quello di migliorare individualmente e quello di indossare realmente la maglia azzurra rientrando nei 23 selezionati». Per quanto riguarda gli obiettivi di squadra Corona non si nasconde: «Per quanto riguarda la stagione di Serie A», confida sorridendo, «anche vincere un campionato non sarebbe male».

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