Calcio giovanile - 10 settembre 2022, 14:19

GLI OBIETTIVI DI MAURO BERNABEI "Mi piacerebbe lavorare per un club professionistico"

Allenatore Uefa B e già dirigente di vari settori giovanili, ha lasciato da poco la Sestrese ed è sul "mercato"

GLI OBIETTIVI DI MAURO BERNABEI "Mi piacerebbe lavorare per un club professionistico"

Mauro Bernabei, allenatore Uefa B dal 2003, da 19 anni lavora nell’ambito del calcio, prima come allenatore e poi come responsabile tecnico del settore giovanile di società importanti dove le prime squadre hanno militato nei campionati di eccellenza.

Mauro, quali sono i principali obiettivi di un settore giovanile?

Obiettivi ce ne sono tanti, ne distinguerei sostanzialmente due. Il primo per la parte sportiva fornire le migliori proposte motorie, tecniche e tattiche possibili per favorire la crescita e la realizzazione degli atleti. Il secondo quello di ricercare lo sviluppo di tutte le componenti della personalità dei ragazzi per aiutarli a crescere in modo sano, favorendone la piena realizzazione come persone. In questi percorsi, lo staff tecnico e societario devono saper evidenziare le loro capacità e rispettare i loro limiti, aiutandoli a crescere e migliorarsi con pazienza e gradualità; è altresì fondamentale riuscire a trasmettere loro oltre la passione per lo sport, i principi di lealtà di rispetto, di collaborazione e lo spirito di sacrificio per raggiungere il risultato, e far capire loro quanto è importante il senso di appartenenza.

Quanto tempo ci vuole a costruire un settore giovanile?

Una domanda interessante e profonda, mi limito a dire 4/5 anni lavorando tantissimo h 24 e 365 giorni all’anno, è un percorso lunghissimo per poter arrivare a una prima squadra se partiamo dalla categoria giovanissimi U14 per arrivare alla Juniores U19.

Da Dicembre 2022 hai fatto il corso ADISE F.I.G.C come collaboratore della gestione sportiva, chi è il direttore sportivo?

Il dirigente sportivo o DS così chiamato è una delle figure professionali più ambite nel settore calcio, si tratta infatti di un’importante figura manageriale, per il quale servono una professionalità e formazioni specifiche. Intraprendere questo tipo di professione è sicuramente il sogno di molti appassionati, ma sono in pochi coloro che riescono a concretizzarla.

Dopo il tuo addio alla Sestrese come si dice in gergo ora sei sul mercato?

Esattamente, anche se ora è un po' tardi, perché tutte le società si sono già organizzate per la prossima stagione.

Hai, da dirigente, un sogno nel cassetto?

Sicuramente, mi piacerebbe lavorare in un club professionistico, ma come detto prima è molto difficile, bisogna trovarsi al posto giusto nel momento giusto.

I tuoi obiettivi futuri quali sono?

Continuare a lavorare in società che fanno settore giovanile e perché no iniziare un nuovo percorso come Direttore sportivo in una prima squadra.

 



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