TANTI AUGURI A... MATTEO ZAVATTO

1-Ciao, calcisticamente che compleanno è e come festeggerai?

1: calcisticamente un anno positivo e stimolante, chiaramente fino ad ora, lo festeggerò con amici e famiglia.

2-Un commento alla stagione della tua squadra dilettantistica

2: inizio difficile ma poi ci siamo ripresi e lotteremo fino alla fine per gli obiettivi. 

3-Genoano, sampdoriano o? Cosa pensi della stagione della squadra per cui tifi?

3: sono nato a Spezia, quindi Spezzino, tifo Juventus e direi una stagione complicata per vari motivi ma da provare a chiudere nel migliore dei modi. 

4-Com’è il tuo rapporto con gli arbitri?

4: il rapporto con gli arbitri non è mai semplice, alcune volte sbagliamo noi e alcune loro ma è un argomento complesso.

5-Se tu fossi il ct Mancini, come rilanceresti la Nazionale dopo i due fallimenti mondiali consecutivi?

5: credo che Mancini stia facendo la cosa giusta con i giovani dando l’opportunità a chi la merita, non ha paura di farlo e questo, soprattutto in Italia, non è scontato. Ovviamente ci vuole tempo 

6-Dimmi tre qualità che deve avere secondo te un buon allenatore

6: personalità, idee, rapporto con i giocatori, ma comunque un ruolo molto difficile 

7-Nel calcio conta più la testa, il cuore, le gambe, la tecnica, la tattica o la grinta e perché?

7: la testa è la cosa principale e tutto il resto è una conseguenza sulle altre caratteristiche che si possono avere per genetica ma comunque migliorabili con la testa. 

8-Prima di smettere vorresti che…

8: non so quando smetterò, ma come obiettivo più vicino vorrei raggiungere gli obiettivi prefissati quest’anno. 

9-Tatticamente… meglio prima non prenderle o fare un gol più dell’avversario?

9: sono per fare un gol in più ma non deve diventare una cosa eccessiva, diciamo che la cosa giusta è nel mezzo. 

10-Il calcio come valvola di sfogo: quello che hai imparato giocando/allenando/dirigendo nel calcio ti ha insegnato qualcosa per la vita? O viceversa nel calcio hai adottato una tua particolare filosofia di vita?

10: ho sempre vissuto di calcio, mi ha insegnato tanto, soprattutto a rapportarmi con le persone che poi ho riportato anche nella vita quotidiana.