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Prima categoria | 01 aprile 2023, 19:25

VECCHIAUDACE SALVA Le parole del DG Simone Maggi

Dopo la vittoria di oggi sul Sanbe, obiettivo raggiunto per la squadra di mister Messina

VECCHIAUDACE SALVA Le parole del DG Simone Maggi

Dopo la vittoria di oggi sul Sanbe, obiettivo raggiunto per la squadra di mister Messina. Ecco il commento finale alla stagione del dg Simone Maggi:

E' stata una settimana molto lunga al termine di un'annata molto lunga. Solo oggi possiamo festeggiare un obiettivo che ritentiamo essere enorme, e solo oggi decidiamo di parlare anche se la settimana scorsa, leggendo qua e la, la voglia di intervenire era molto forte. 

Ma lo facciamo ora, e non perchè è andato tutto bene e allora è anche più facile. Solo ed esclusivamente perchè è il nostro stile: quello di riflettere prima di parlare, di dare la giusta importanza alle cose, di intervenire quando è il caso ma anche di lasciar correre se ritenuta la cosa più intelligente da fare.

Ecco perchè oggi è il momento di parlare, e di fare i complimenti a tutta la Vecchiaudace per una salvezza che, personalmente, sa di campionato vinto per una serie quasi innumerevole di motivi. Questo risultato da particolare speranza perchè arrivato tramite il lavoro settimanale di un gruppetto di persone appassionate e competenti e un gruppo di giocatori molto giovani che quando hanno capito cosa vuol dire giocare coi grandi hanno dato il meglio di loro, attuando un'autentica cavalcata nel momento più importante della stagione (quattro vittorie nelle ultime cinque giornate).

C'è stato orgoglio, senso di appartenenza, abnegazione, voglia di stare insieme, spirito di sacrificio e tutte quelle cose che servono per compiere un'impresa sportiva, di qualsiasi entità sia.

Impresa sì. A noi è sembrato questo. Perchè la Vecchiaudace è una società che, anche se storica, è piccolina e vive dei reali sforzi di un manipoli di dirigenti (la parola gruppetto è già troppo grossa). Perchè la Vecchiaudace è una squadra costruita per scelta a costo zero, come per fortuna ce ne sono altre, ma per la quali, proprio per questo motivo, è un po' più complicato comporre rose. 

E allora ecco che vorrei fare pubblicamente i complimenti e elargire i miei ringraziamenti per questa salvezza: in primis allo staff tecnico, perchè in campo ci vanno i giocatori e i giocatori li allenano gli allenatori e, per me, noi abbiamo il meglio che si possa desiderare in categoria. Il valore di Nico Messina credo sia indiscutibile, un valore tecnico che già conoscevo, quello che mi/ci ha impressionato è il valore umano di una persona che si è prodigata al 1000% nella piccola realtà della nostra squadra e coi suoi collaboratori l'ha fatta diventare grande. Io certe sere al campo guardavo gli allenamenti e mi sembrava di essere al Milan. Serra Riccò diventava Milanello. Ci vuole molta immaginazione, lo so, e uno staff tecnico come il nostro. Campetti, partitelle a pressione, stazioni. E poi la domenica. Vedere la nostra squadra giocare a calcio. Perdere magari, ma giocare a calcio. Merito dei ragazzi, di cui parlerò tra poco, ma merito del lavoro settimanale meticoloso e specifico di Nico Messina e i suoi collaboratori, primo tra i quali Andrea Storace, la parte razionale di Nico, ma anche quella di tutti noi. Un fac totum che tutte le squadre vorrebbero, persona sempre disponibile, vice allenatore di grandissima qualità e uomo di società impossibile da trovare. E poi Ugo Foscolo, nome da poeta, sensibilità nello strapazzare i ragazzi di preparazione atletico un po' meno, ma un'altra figura imprescindibile della nostra realtà, cosi come il preparatore dei portieri e gli altri due collaboratori di cui parlo poco, ma loro sanno il perchè e, spero, anche quello che penso. Tutti uomini che non si sono tirati indietro alle tante difficoltà di questa stagione. 

Poi i ragazzi. Anzi, i ragazzini. Una delle rose più giovani della categoria. Tante volte leggo frasi del tipo “siamo stati costretti a giocare con cinque giovani”, noi per scelta meno di sei poche volte li abbiamo avuti in campo. Perchè crediamo nel futuro e perchè ai ragazzi di 18/19/20 anni, secondo noi, va data l'opportunità di giocare e di sbagliare una, due e anche tre o più volte. Abbiamo sempre creduto nella rosa che il mister e il direttore sportivo hanno costruito. Anche a Dicembre siamo intervenuti poco sul mercato nonostante non fossimo in ottime acque, ma è stata una scelta credibile e che rifaremmo. Impossibile nominare i singoli. Ringraziamo tutti i ragazzi che hanno dimostrato attaccamento alle persone e alla maglia e che hanno sempre accettato con serenità le decisioni, nostre e del mister. Difficile trovare ragazzi così giovani e così centrati. 

Ne nominiamo solo uno per rappresentare tutti: Alberto Muratore, il nostro capitano storico che quest'anno è anche diventato papà, che parla poco ma quando apre bocca zittisce tutti e che quest'anno ha anche giocato poco, ma quando è stato chiamato in causa ha fatto la differenza, col San Quirico tre settimane fa una delle tante dimostrazioni di questo tipo. 

Ringrazio anche il Serra Ricco, nella persona di Paolo Migliardo, Lorenzo Perelli e del Presidente Parodi, dalla quale siamo tornati quest'anno e che ha dimostrato di di tenere a noi come se fossimo una loro leva. Tutte le domeniche a vederci e a vedere i ragazzi che sono cresciuti da loro e diventati uomini da noi. 

Questi stucchevoli ringraziamenti finiscono con quello al Presidente Marcello Scotto che qualche anno fa mi ha reso persona importante per questa società e grazie al quale tutto questo non ci sarebbe, al vice presidente Mario Pescia che gioca tante partite contemporaneamente, anche più importanti, ma che non si tira indietro mai dalla Vecchiaudace, ma in particolare, e non me ne vogliano i sopracitati, a due persone: la prima è Gianni Putzolu. Gianni è quella persona che quando pensi a una società di calcio di prima categoria ti viene in mente. Guardalinee, allenatore dei portieri in passato, dirigente, ma semplicemente un appassionato e innamorato della Vecchiaudace. Più di 70 anni e una grinta (ogni tanto anche troppa) che trasmette e ha trasmesso tanto, a me ma soprattutto ai ragazzi. E poi quello che per me è l'artefice di tutto: definirlo direttore sportivo è riduttivo, definirlo amico per me è ingeneroso, perchè è molto di più: Davide Giacobbe è la Vecchiaudace a 360 gradi. Dal magazzino al campo, dalla scrivania alla panchina. Il suo cuore è biancoblu, il suo unico pensiero (famiglia a parte) è la Vecchiaudace, realtà che senza di lui non esisterebbe. 

Ringrazio anche le tante società con le quali abbiamo dato vita a un campionato combattuto e che per questo all'ultima giornata vedeva ancora tante situazioni aperte, compreso la nostra. Società con le quali non c'è mai stato un problema ma solo collaborazione. Facciamo i più sinceri complimenti al San Cipriano che ha vinto il campionato e facciamo un “in bocca al lupo” al Mura per un immediato ritorno in categoria.

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