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Attualità | 01 agosto 2023, 11:09

Cosa cambia nel Reddito di Cittadinanza

Leggi questo articolo e scopri con noi in che modo il Governo Meloni vuole cambiare il Reddito di Cittadinanza

Cosa cambia nel Reddito di Cittadinanza

 

 

 

Reddito di Cittadinanza 2023 (notizie ed avvisi)

Uno degli argomenti più scottanti da qualche anno a questa parte, è senza ombra di dubbio quello del Reddito di Cittadinanza. Introdotto nel 2018 dal Governo Salvini-Di Maio, ha da subito fatto scalpore, per via dei suoi troppi vantaggi che svogliavano i percettori di questo reddito a trovare un lavoro vero e proprio.

Di recente, il nuovo Governo Meloni è tornato sull’argomento, annunciando di volerlo completamente stravolgere. Scopriamo insieme come.

Cosa cambia nel 2023 per i percettori del Reddito di Cittadinanza

Luglio 2023 sarà ufficialmente l’ultimo mese nel quale verrà emesso il Reddito di Cittadinanza come abbiamo imparato a conoscerlo fino ad oggi.
Agosto sarà poi un mese di “pausa”, per poi ripartire a Settembre, dove verrà introdotto un nuovo sussidio, ovvero il “Supporto per la Formazione ed il Lavoro”.

Tale sussidio infatti va a stravolgere completamente chi andrà a percepire questo “vantaggio”, dal momento che, dopo diversi studi, si è scoperto che moltissimi percettori usavano tale Reddito per tutt’altro scopo che per vivere, come andare in vacanza, usarlo per attività illegali, nonché per giocare d’azzardo, come alle classiche slot gratis BAR che si possono trovare sia nelle ricevitorie fisiche, sia online.

Il nuovo Supporto per la Formazione e il Lavoro andrà quindi in aiuto a:

  • Chi dispone di un ISEE fino a 6.000€;

  • L’importo sarà di 350€ al mese per un massimo di 12 mesi;

  • Spetterà a componenti di nuclei familiari tra i 18 e i 59 anni;

  • Spetterà a chi non ha i requisiti per accedere all’Assegno di Inclusione che verrà emanato nel 2024.

 

Il Reddito di Cittadinanza verrà definitivamente eliminato: cosa subentra?

Da quanto abbiamo potuto capire, quindi, il Reddito di Cittadinanza come abbiamo sempre imparato a conoscerlo, verrà definitivamente eliminato.
Da Settembre, per un massimo di 12 mesi, verrà introdotto il sopracitato Supporto per la Formazione e il Lavoro e poi, a partire da Gennaio 2024, verrà introdotto l’Assegno di Inclusione.

Tale Assegno di Inclusione spetterà alle famiglie in cui c’è un minore od una persona di oltre 60 anni o che presenta disabilità. L’ISEE necessario per poter godere di questo sussidio non dovrà superare i 9.360€, i quali verranno poi moltiplicati per un coefficiente prestabilito dal governo.

Pertanto, come si differenzierà il nuovo Sussidio (ovvero il Supporto per la Formazione e il Lavoro), rispetto al Reddito di Cittadinanza? Scopriamolo insieme grazie a questa tabella comparativa:

Reddito di Cittadinanza

Supporto per la Formazione e il Lavoro

ISEE fino ai 9.000€+ (in base ai componenti del nucleo familiare)

ISEE fino a 6.000€

Adesione al Patto per il Lavoro

Obbligo di frequenza di corsi di formazione

Carta prepagata che raggiungeva anche i 600€ al mese

350€ per un massimo di 12 mesi

Ricerca di lavoro attiva

Obbligo di accettazione del lavoro proposto, pena la cancellazione del sussidio


Come abbiamo potuto vedere, quindi, il Reddito di Cittadinanza era molto blando su alcuni punti, soprattutto per la storia del Patto e la ricerca attiva del lavoro, che poi si traduceva in rifiuti continui da parte dei percettori. Al contrario, il Supporto per la Formazione e il Lavoro, è molto più “duro” nelle sue regole, volto ad integrare tutte le persone bisognose nel mondo del lavoro, e non accontentarle con 600€ al mese.

Chi continuerà a ricevere il Reddito di Cittadinanza fino a Dicembre 2023

Tuttavia, alcuni percettori del RdC, nonostante l’ultima mensilità ufficiale sia quella di Luglio 2023, continueranno a percepirlo fino a Dicembre 2023.
In particolare, questa sorta di “deroga” sarà valida solo ed unicamente per i nuclei familiari all’interno dei quali sono presenti dei minorenni, delle persone con disabilità, e le persone con almeno 60 anni di età (che devono comunque rientrare nei requisiti sopracitati).

In questo caso, l’erogazione del Reddito di Cittadinanza proseguirà fino a Dicembre 2023, per poi essere sostituito definitivamente dal Supporto per la Formazione e il Lavoro e dall’Assegno di Inclusione.
Una “brutta notizia” dunque per chi percepiva il RdC fino a questo momento, dal momento che vedrà praticamente dimezzarsi l’importo assegnatogli da Settembre in avanti.

Conclusioni

Siamo giunti quindi alla conclusione di questo nostro articolo incentrato sulle novità e i futuri cambiamenti che andranno a coinvolgere il Reddito di Cittadinanza.
Come abbiamo potuto scoprire insieme, il Governo Meloni ha deciso finalmente di abolirlo del tutto, sostituendolo con il Supporto per la Formazione e il Lavoro e l’Assegno di Inclusione.

Seppur si tratti di una scelta molto più dura rispetto ad un RdC blando, le motivazioni dietro questo cambiamento sono ben chiare: far sì che le persone trovino veramente un lavoro, al fine di gravare quanto meno possibile sulle Casse dello Stato.

Difatti, il nuovo sussidio, comprende anche diversi Corsi di Formazione, e l’accettazione obbligatoria di una proposta di lavoro, pena l’annullamento del sussidio stesso. In molti criticheranno questa scelta, affermando che così i percettori saranno quasi obbligati ad accettare la prima proposta di lavoro che capiterà, ma se davvero servono soldi a queste persone, non dovrebbe assolutamente importare chi o cosa arriva, l’importante è imparare un mestiere per iniziare a guadagnare dei soldi veri.

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