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Serie C | 27 settembre 2023, 11:19

SESTRI LEVANTE Oggi si festeggiano 104 anni di storia, parla il presidente Risaliti

"Siamo gli unici nel Tigullio a non essere mai falliti, lo dice la storia. Vincere il derby è stata una grande gioia, ma adesso ci vuole la "garra" giusta se vogliamo fare l'impresa di salvarci"

SESTRI LEVANTE Oggi si festeggiano 104 anni di storia, parla il presidente Risaliti

Stefano Risaliti, oggi il Sestri Levante compie 104 anni di storia, un bel traguardo...

"Eh si, e sono 104 anni di storia senza fusioni, senza fallimenti, senza cambi di matricola. Di questo siamo orgogliosi, siamo l'unica squadra del Tigullio a non essersi mai fermata o ripartita sotto altre vesti, questo lo dice la storia. Abbiamo avuto alti e bassi come succedono a tutti, magari siamo stati anche in categorie inferiori, ma per Sestri e per i sestrini questa continuità è un vanto".

E, cosa non da poco, festeggiate il compleanno in Serie C!

"Si, festeggiamo in serie C, e ce la metteremo tutta per restarci, anche se siamo finiti in un girone allucinante, con le retrocesse dalla B, con squadre blasonate e ambiziose come Cesena, Pescara, Entella stessa".

Un bilancio di queste prime partite?

"Finora abbiamo ricevuto tanti complimenti, a parte la prima partita, le altre le abbiamo giocate tutte all'altezza dei nostri avversari o anche meglio, purtroppo abbiamo raccolto poco. Pontedera a parte, siamo stati sempre sconfitti immeritatamente, compresa l'ultima con la Torres".

Certo il calendario non vi ha aiutato...

"Un calendario difficile, ma ogni domenica incontriamo squadre fortissime, quindi non dobbiamo cercare alibi. Teniamo testa a tutti, ma restiamo a mani vuote, quindi dobbiamo essere più cinici, più cattivi, più smaliziati. Giochiamo bene a calcio, e di questo bisogna dare merito all'allenatore, anno scorso abbiamo stravinto giocando bene, ma in questa categoria non basta, bisogna avere fisicità, malizia, essere duri quando è il momento. Il calcio è uno sport da duri, stiamo pagando lo scotto della categoria, l'impegno e la volontà ci sono ma non bastano, bisogna cambiare atteggiamento".

Quanto state soffrendo il salto di categoria?

"Lo scotto della categoria lo stiamo pagando tutti, da società a staff ai giocatori, l'unico che ha la garra nel dna è il sottoscritto, ma la garra non la puoi allenare, o ce l'hai o non ce l'hai. Io sono convinto che tutti i miei ragazzi hanno il muso buono e devono solo tirarlo fuori dopo l'impatto iniziale. E poi per fare risultato ci vuole anche un pizzico fortuna, cosa che noi non abbiamo avuto, fra pali, traverse, occasioni clamorose fallite. Ma la fortuna bisogna meritarsela con l'atteggiamento giusto in campo".

Un passo indietro, al derby. Una gioia indescrivibile, ma non può bastare, non crede?

"Il derby è stata una grandissima soddisfazione, il mio obiettivo da chiavarese era giocare contro l'Entella nei professionisti, sembrava utopia e invece l'ho raggiunto. Non solo ci abbiamo giocato, ma ci abbiamo pure vinto, e particolare non da poco a casa loro. Emotivamente potrei anche ammettere di aver raggiunto il risultato che volevo e "accontentarmi", ma realisticamente ora dobbiamo voltare pagina e pensare al campionato. Anche perchè probabilmente la soddisfazione sarà ancora maggiore se riusciremo a mantenere la categoria. Sono comunque fiducioso e stimolato, nella mia vita mi sono sempre posto obiettivi da raggiungere e molte volte ho avuto ragione, stavolta è difficile ma ce la metteremo tutta. Almeno, io lo farò, se anche le altre componenti della società e della squadra ce la metteranno tutta come me, le chances di farcela aumenteranno. Certo, se fossimo finiti nel girone A, forse l'impresa sarebbe stata un po' più facile".

A proposito di calendario, vi attende il Perugia...

"Perugia, poi Juventus, Cesena e Carrarese, insomma non ce ne sono partite abbordabili. Io cerco di far capire anche alzando la voce nello spogliatoio che dobbiamo giocare con un atteggiamento diverso, giocar bene è importante ma non determinante, i punti si ottengono con le buone o con le cattive".

Nel frattempo, i tifosi attendono che torniate al più presto a giocare in casa:

"Si, e mi auguro che si velocizzino i lavori al Sivori, sarebbe vitale per noi tornare presto a casa perchè stiamo subendo un danno clamoroso. Per ora continueremo a Carrara in attesa di buone notizie, abbiamo un foglio firmato che dice che quello è il nostro campo di casa in attesa del Sivori. Voglio però dire una cosa: noi siamo promossi dal 4 aprile, e ci siamo mossi già a gennaio per questi lavori, con gli enti pubblici purtroppo i tempi si allungano, spero ci sia un modo per accelerarli, anche perchè se manca un parere per una pratica non è detto che si debbano aspettare 45 giorni quando ne bastano molti meno per dare un ok... ".

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