Genova Calcio-Baiardo propone un interessante incontro-scontro fra Beppe Maisano e Savio Amirante. Classe 54 vs Classe 84, Maisano è stato prima ds e poi allenatore di Amirante alla Sestrese e alla Genova Calcio, per la prima volta si trovano da avversari sulle due panchine.
"Sono stato suo ds due anni alla Sestrese con Monteforte -racconta Maisano- e poi l'ho allenato in Eccellenza alla Sestrese quando vincemmo campionato e coppa, successi di cui lui fu uno degli artefici. Poi l'ho ri-allenato due anni fa, quando, dopo non essere stato confermato dal Vallescrivia come mister, lo abbiamo ri-accolto come giocatore alla Genova Calcio, e abbiamo lavorato insieme nonostante un problema al ginocchio che lo tormentava. Poi gli abbiamo prospettato un percorso di prima squadra, ma avuto altre offerte e si è accasato al Little Club".
Maisano racconta volentieri del suo rapporto con il giocatore ma soprattutto con l'uomo Amirante:
"Credo di averlo aiutato a crescere, a maturare un po' di più come uomo, abbiamo legato molto soprattutto quando lui è andato Germania. Le nostre separazioni non sono state mai indolori, specie quando lasciò la Sestrese dopo il trionfo in Eccellenza, andò prima in Svizzera per farsi svincolare e poi in Germania. Ebbe un comportamento non gradito dalla società di allora, ma io e lui continuammo ad avere un buon rapporto".
Ti aspettavi potesse diventare un grande allenatore?
"Della coppia Ramenghi - Amirante, pensavo potesse diventare un buon allenatore o un ottimo ds Alessio Ramenghi, non avrei puntato su Savio. Però quando quando l'ho re-incontrato al rientro delle esperienze a Padova e in Germania ho capito che gli erano scattate delle cose dentro che lo hanno cambiato. Quando era al Vallescrivia ci siamo confrontati parecchio, oggi credo sia un buon allenatore, e gli auguro di fare la carriera che non ho fatto io e che non ha fatto da calciatore come voleva lui. Purtroppo dal punto vista articolare e muscolare ha avuto tanti problemi, ma se pensiamo che dal Lagaccio è arrivato alla serie C italiana e alla Serie B in Germania credo che abbia fatto un bel percorso, anche se forse lui avrebbe voluto che dal punto di vista economico questo diventasse il suo lavoro".
Pensi di aver lasciato qualcosa di tuo, umanamente e tecnicamente, a Savio?
"Credo che lui potrebbe confermarlo, quando era un po' pazzerello l'ho aiutato a crescere, specie nel suo anno di consacrazione, quel magnifico anno in Eccellenza, ho cercato di motivarlo a credere di più in se stesso. Quella squadra aveva gente come Neri, Grazzini, una grande presidenza, e in quel contesto anche lui è cresciuto tanto. Oggi, al di là dei suoi sorrisi, penso sia un allenatore bello tosto, forse anche più del giovane Maisano. Abbiamo tante cose che ci accomunano, ma penso abbia appreso tanto anche da Cammaroto".
Oggi che allenatore è Amirante e che futuro gli prospetti?
"Oggi è molto umile, si aggiorna in continuazione, non è uomo da webinar, ma è uomo di campo. In passato ha sognato che qualcuno dei suoi ex allenatori lo chiamasse nei professionisti, gli auguro di fare quella carriera che da calciatore non è riuscito a fare pienamente. Quest'anno per lui può essere l'anno della consacrazione, se fa un grande campionato con questa squadra, non me ne voglia il Baiardo, merita una grande chance".
E' stato il giocatore più forte che hai allenato?
"Sicuramente uno dei giocatori più forti, che non ha espresso completamente tutto il suo valore, ma le esperienze che ha fatto fuori, lontano da casa e famiglia, lo hanno fatto diventare giocatore e uomo. Allora si che è diventato fortissimo perchè è migliorato mentalmente, recentemente l'ho visto applicarsi con una dedizione ai particolari non indifferente".
Domenica prima della partita cosa gli dirai?
"Intanto, dico che la partita di domenica non è Maisano contro Amirante, mi auguro che lui a prescindere dal risultato di domenica continui questo trend e questa stagione gli serva da trampolino di lancio per una carriera importante, che lui trovi il suo equilibrio, e che faccia del calcio un lavoro come lui desidera. Noi purtroppo abbiamo bisogno di un risultato positivo perchè stiamo andando male, loro stanno andando oltre le aspettative".