Alessandro Lupo, ex giocatore professionista ed ex allenatore delle prime squadre di Sanremese, Albenga e Imperia, oggi è il tecnico dell'Under 17 della Sanremese. Dopo tanti anni con i "grandi" si è gettato con grande entusiasmo nella nuova esperienza con i giovani, e non perde occasione per sottolineare le grandi prospettive calcistiche della Sanremese del presidente Alessandro Masu:
"Per idee e investimenti Masu non ha eguali. Se lo aiutano e se lo lasciano fare, credo che Sanremo possa diventare una realtà davvero importante a livello giovanile. Quello che sto vedendo quest'anno a livello strutturale e organizzativo, in prospettiva è veramente importante. Tutti i miei colleghi sono ex calciatori, gente che mastica calcio, che segue un programma ben delineato, lavoriamo tutti con lo stesso obiettivo, quello di far crescere i ragazzi per arrivare in prima squadra e per ottenere risultati sportivi. Questo è stato un anno di semina, l'anno prossimo con qualche errore in meno ci toglieremo grandi soddisfazioni, visto che c'è un materiale umano, fra istruttori e ragazzi, di alto livello".
"Il presidente Masu - continua Lupo- ha messo a disposizione strutture e risorse importanti per il settore giovanile. Questo è l'anno in cui sono messo nelle condizioni di lavorare meglio rispetto ad anni passati. A Sanremo c'è un progetto portato avanti da Masu da qualche anno che presto darà i suoi frutti. L'anno prossimo gran parte di questi ragazzi che alleno farà la Juniores, qualcuno di loro credo avrà l'opportunità di fare qualche ritiro con una prima squadra, che poi è l'obiettivo che ci siamo prefissi. Quest'anno essendo un team completamente nuovo abbiamo avuto qualche difficoltà fisiologica, ma l'anno prossimo saremo avvantaggiati".
Gianni Brancatisano, responsabile del settore giovanile, Andrea Caverzan, direttore tecnico del Settore Giovanile, e Fabio Coccoluto responsabile del settore non agonistico, sono i tre pilastri a cui Masu si è affidato e che lavorano a stretto contatto con Lupo e con gli altri tecnici delle giovanili.
Ad Alessandro chiediamo se presto tornerà a guidare una prima squadra, ma lui per ora risponde cosi: "In questo momento ho sposato questo progetto con i giovani che reputo molto più coinvolgente in prospettiva rispetto a una prima squadra, settore dove in passato ho ottenuto anche risultati importanti ma che si sono rivelati fini a se stessi. Con le prime squadre hai più visibilità a livello mediatico, ma io le mie soddisfazioni me le sono tolte e mi sento appagato da quel punto di vista. Inoltre, sui giovani come tecnico hai un'incisione dell'80%, mentre con i grandi un mister riesce a incidere solo al 30% sui risultati e il comportamento della squadra. Il prossimo anno verrà completato l'impianto di Pian di Poma che diventerà un vero gioiello. Io resto a disposizione della società per il settore giovanile, dove mi sono tolto tante soddisfazioni, e tanti risultati li otterremo in futuro raccogliendo tutto quello che abbiamo seminato. Ho imparato che vincere i campionati non ti porta niente rispetto a quanto invece puoi creare dal basso preparando giovani per la prima squadra. Masu ha portato un'etica, una sportività, un insegnamento proprio dei settori giovanili professionistici, qui a Sanremo ci sono idee e personaggi per fare bene, questo è un progetto a lungo termine che darà soddisfazioni. Un giorno forse tornerò con una prima squadra, ma solo se troverò un progetto ben delineato e duraturo nel tempo. Purtroppo in questi anni ho trovato situazioni in cui troppa gente non ha mantenuto gli impegni. A Sanremo è tutta un'altra storia, qui c'è tutto per far bene".
